Ben Shelton (20esimo) ha detto mercoledì di essere rimasto scioccato dal modo in cui i giocatori sono stati trattati nelle interviste post partita in campo, tre giorni dopo le lamentele di Novak Djokovic a causa dei commenti ritenuti “insulti” da un giornalista dell’emittente Australian Open.
Qualificato alle semifinali degli Australian Open grazie alla vittoria contro Lorenzo Sonego (55esimo), il 22enne americano ha spiegato al termine della sua conferenza stampa che il caso di Djokovic non è “isolato”. “Quando Learner Tien ha battuto (Daniil) Medvedev, la sua intervista post partita mi è sembrata imbarazzante e irrispettosa”, ha spiegato Shelton, prima di dettagliare i commenti fatti nei suoi confronti che ha trovato inappropriati.
“Quando qualcuno mi dice dopo una partita: Monfils è abbastanza grande per essere tuo padre. Forse è tuo padre? O oggi (mercoledì) in campo quando mi è stato chiesto: “Ehi Ben, cosa pensi del fatto che, indipendentemente da chi sia il tuo avversario, nessuno farà il tifo per te (in semifinale)? Potrebbe essere vero, ma non credo che questo commento sia rispettoso da parte di un uomo che non ho mai incontrato in vita mia”, si è lamentato l’americano.
Domenica Novak Djokovic ha boicottato la tradizionale intervista in campo dopo la partita e ha preteso le scuse del giornalista Tony Jones dopo che il presentatore di Channel 9, emittente della major australiana, si è preso gioco dei tifosi serbi. Tony Jones e Channel 9 si sono scusati e il serbo lunedì ha detto che era passato “a qualcos’altro”.
“Penso che le emittenti dovrebbero aiutarci a far crescere il nostro sport e aiutare questi atleti che hanno appena vinto partite su uno dei campi più grandi del mondo a godersi uno dei loro momenti più belli”, ha aggiunto Shelton.
“Sento che ci sia stata molta negatività. Penso che questo sia qualcosa che deve cambiare”, ha concluso.
