OL: archiviata l’inchiesta sull’attentato al bus

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L’autobus dell’OL è stato preso a sassate prima della partita contro l’OM (Credito: Christophe SIMON / AFP)

A più di un anno di distanza dai fatti, la Procura di Marsiglia ha scelto di chiudere le indagini sul lancio di pietre da parte dell’autobus dell’OL prima della partita contro l’OM. La colpa sta nell’assenza di autori identificati.

La gestione delOL aspettava che fosse fatta giustizia sul caso. In definitiva, non succederà nulla nel caso dell’autobus del Lione preso a sassate nell’ottobre 2023 dal lato di Marsiglia. Il 6 gennaio la Procura di Marsiglia ha chiuso l’indagine aperta da più di un anno sull’arrivo del club di Lione sulle rive della Canebière. Questa decisione arriva dopo le difficoltà nell’individuare l’autore/i del lancio del proiettile che aveva accompagnato il viaggio del pullmanOL tra il suo hotel e lo stadio Vélodrome per affrontare ilDI. Le analisi per raccogliere il DNA erano state effettuate per un anno, ma non avevano dato risultati.

È una battaglia persa per l’OL che desiderava vedere i piantagrane trovati e condannati. In questo agguato, Fabio Grossoallora allenatore del Lione, era stato colpito al volto ed era arrivato a pochi millimetri dal perdere l’uso dell’occhio sinistro. In questa storia, solo due persone saranno state arrestate la sera stessa del 29 ottobre e condannate in comparizione immediata, per lancio di pietre e fumogeni. Dovrebbe quindi fermarsi qui, con grande rammarico del club del Lione, che ha reagito con Laurent Prud’homme. “Prendiamo atto di questa decisione che deploriamo. Tutti i nostri pensieri sono rivolti a Fabio Grosso, gravemente ferito durante questo attacco. Non potrà quindi mai essere riconosciuto come vittima di questa violenza”..

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