![Jean-Luc Mélenchon è d’accordo con Jordan Bardella per un dibattito, ma esclude la sua partecipazione](https://it.dayfr.com/temp/resized/medium_2024-07-01-16397ef08f.jpg)
Il leader della France insoumise Jean-Luc Mélenchon ha dichiarato lunedì di essere d’accordo con il presidente della RN Jordan Bardella sulla necessità di un dibattito tra i due gruppi politici, ma ha escluso la sua partecipazione, riferendosi ai leader della LFI.
“Ha ragione Bardella, per i francesi serve un dibattito tra i due progetti”
“Dopo questo primo turno, i francesi hanno due scelte a disposizione. O l’alleanza dei peggiori e dell’estrema sinistra al potere. Oppure l’Unione Nazionale, la Repubblica e i suoi valori. Sono quindi pronto a discutere con Jean-Luc Mélenchon. I francesi vogliono chiarezza”, ha scritto questa mattina Jordan Bardella su X. Prima del primo turno, l’eurodeputato della RN aveva già chiesto un dibattito con Jean-Luc Mélenchon e il primo ministro Gabriel Attal, ma si era opposto al coordinatore del movimento, Manuel Bompard.
“Ha ragione Bardella, per i francesi c’è bisogno di un dibattito tra i due progetti. Il candidato del Nuovo Fronte Popolare a primo ministro non è stato designato. Dovrà quindi rivolgersi ai ribelli, primo movimento per numero degli eletti nel primo turno del Nuovo Fronte Popolare”, ha risposto lunedì mattina Jean-Luc Mélenchon. Il fondatore della LFI ha quindi indirizzato ancora una volta il presidente della RN a Manuel Bompard, citando altri leader ribelli, come Mathilde Panot o Clémence Guetté.
La leader degli ecologisti, Marine Tondelier, ha subito fatto sapere di essere pronta anche lei ad affrontare Jordan Bardella, in nome del Nuovo Fronte Popolare. “Abbiamo diviso i dibattiti all’interno del Nuovo Fronte Popolare. Dopo Manuel Bompard e Olivier Faure, tocca a me rappresentare la nostra coalizione nel 3° dibattito. Devo capire che non osa discutere con me?”, ha scritto su X. Due giorni dopo Manuel Bompard, Olivier Faure, il patron del PS, aveva infatti discusso anche con Jordan Bardella e Gabriel Attal.