Il deputato uscente Marc Ferracci in testa tra i francesi in Svizzera

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Il maltempo è stato mortale questo fine settimana in Svizzera. Tre persone hanno perso la vita in Val Maggia e nelle sue valli laterali in Ticino e una risulta ancora dispersa. Anche nel Vallese c’è da deplorare un morto e un disperso.

Domenica mattina i corpi di due persone sono stati recuperati in Val Bavona, nei pressi di una frana. Si ritiene che si tratti di due donne che si trovavano nella loro casa di vacanza, ma la loro identità non è stata ancora confermata formalmente. Un terzo resti sono stati rinvenuti nella tarda mattinata nella stessa zona. Una quarta persona, scomparsa, era ancora attivamente ricercata in Val Lavizzara.

La persona deceduta nel Vallese è un uomo la cui identificazione è ancora in corso. È stato trovato senza vita sotto le macerie in un albergo a Saas-Grund. Secondo i primi elementi dell’indagine, sembra essere stato sorpreso dal rapido aumento delle acque, ha indicato il procuratore generale del Vallese Béatrice Pilloud.

Sempre nell’Alto Vallese è scomparso uno svizzero di 52 anni nella regione di Binn. Sono in corso le indagini, ha aggiunto il procuratore, il quale non esclude che il maltempo possa aver causato altre vittime.

Valle tagliata fuori dal mondo

Sono 400 le persone evacuate dalle zone colpite dal maltempo in Ticino. Una colonia estiva di 40 bambini e 30 adulti è stata evacuata questa mattina da Mogno, in alta Val Lavizzara. Nella stessa valle, circa 300 persone riunite a Peccia per un torneo di calcio sono state soccorse dopo aver aspettato buona parte della giornata per essere trasportate in aereo in pianura, ha riferito in serata la polizia cantonale.

Per il momento la Val Maggia e le sue valli laterali sono raggiungibili solo via aerea. Ogni accesso stradale è stato interrotto dopo il crollo di un ponte spazzato via dalle onde nei pressi di Cervio, all’imbocco della Val Maggia. Anche le comunicazioni, l’elettricità e l’acqua potabile sono interrotte in tutta la regione. Secondo i radar di Meteonews, in 24 ore nell’alta Val Maggia sono caduti circa 200 litri per metro quadrato.

Il ripetersi di eventi catastrofici “ci tocca profondamente”, ha dichiarato domenica a Locarno il consigliere federale Ignazio Cassis. Non è facile recarsi sul posto durante eventi del genere, ha osservato il ministro, che già lo scorso fine settimana aveva visitato i luoghi del maltempo in Val Mesolcina (GR).

Ignazio Cassis ha espresso il sostegno del Consiglio Federale alla popolazione della Val Maggia e alle autorità. Ha ricordato che l’esercito ha già messo a disposizione soccorritori ed elicotteri Super Puma.

Saas-Grund “ha pagato molto caro”

Il Vallese ha fatto appello anche all’esercito svizzero. Questa somma sarà destinata “in via prioritaria” ai lavori di pompaggio, ha precisato Marie Claude Noth-Ecoeur, capo dell’Organo cantonale di controllo (OCC).

Le tempeste “violente e ripetute”, lo scioglimento delle nevi e il terreno saturo d’acqua hanno creato “un cocktail perfetto” per una situazione “molto complicata”, ha spiegato Raphaël Mayoraz, capo del Servizio pericoli naturali del Vallese.

Il villaggio di Saas-Grund “ha pagato molto caro”, così come molte altre valli, in particolare quelle di Goms e Zermatt, ha aggiunto. Anche il Rodano straripava in diversi luoghi, tra Rarogne e Gampel o anche a Chippis e Sierre.

Diverse centinaia di persone – il numero ufficiale non è ancora noto – hanno dovuto essere evacuate da sabato in queste regioni, ma anche a Sion, dove i due campeggi sono stati svuotati.

Il maltempo ha portato anche alla chiusura di numerose strade del cantone. In particolare, l’asse del Sempione è stato chiuso al traffico, così come l’autostrada tra Sierre e Sion. Anche il traffico ferroviario è stato gravemente interrotto. Sia su rotaia che su strada, secondo le autorità, la prossima settimana è prevista “una ripresa graduale”.

Situazione “sotto controllo”

Per quanto riguarda lo stato del Rodano e dei corsi d’acqua laterali, la situazione è ormai “sotto controllo” e il declino è in atto, ha indicato il consigliere di Stato Frédéric Favre. Il contesto resterà però “fragile” ancora per diversi giorni.

Più a valle del Rodano, le autorità vodesi hanno deciso a metà giornata di evacuare preventivamente la zona industriale di Aigle (VD). L’accesso a questa zona e alla strada industriale da Aigle a St-Triphon è stato ripristinato intorno alle 18,30, poiché nel frattempo la portata del fiume era diminuita.

Con Keystone-ATS

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