Il Parlamento europeo ha adottato giovedì quasi all’unanimità una risoluzione che denuncia gli attacchi ai diritti umani e alle libertà in Algeria. In particolare è stata sottolineata la situazione di Boualem Sansal, uno scrittore detenuto, insieme alle numerose violazioni dei diritti fondamentali nel Paese.
Con 533 voti favorevoli, 24 contrari e 48 astensioni, il Parlamento europeo ha espresso preoccupazione per il deterioramento della situazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali in Algeria. Su iniziativa di cinque gruppi parlamentari, tra cui i Patrioti per l’Europa (PPE) e i Verdi, questa risoluzione chiede il rilascio immediato di Boualem Sansal, lo scrittore ottantenne incarcerato per aver espresso un’opinione, così come di altri prigionieri di coscienza. Gli eurodeputati denunciano le ripetute violazioni dei diritti umani, in particolare delle condizioni di detenzione di Sansal: mancanza di comunicazione con i suoi parenti, interrogatori senza avvocato e mancato rispetto delle norme internazionali.
Un contesto algerino segnato da una crescente repressione
Le violazioni segnalate dalla risoluzione non si limitano al caso di Boualem Sansal. Discute anche dell’arresto del giornalista Abdelwakil Blamm e dello scrittore Mohamed Tadjadit, nonché delle condizioni di detenzione di molti difensori dei diritti umani e attivisti politici. Sono in discussione anche le modifiche al codice penale algerino nel 2024, che limitano significativamente la libertà di espressione. Queste riforme sono in contraddizione con gli impegni internazionali dell’Algeria, in particolare con la sua adesione alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Il testo evidenzia che l’Algeria è scesa al 139esimo posto nel mondo in termini di libertà di stampa nel 2024, mentre i giornalisti devono affrontare pressioni crescenti, detenzioni arbitrarie e accuse di collusione con potenze straniere. Secondo i difensori dei diritti umani, nel Paese ci sono attualmente 215 prigionieri di coscienza.
Il partenariato UE-Algeria in questione
La risoluzione va oltre le critiche inviando richieste chiare alle autorità algerine. Li esorta a rivedere le leggi repressive, in particolare gli articoli 87 bis, 95 bis e 196 bis del codice penale, e a garantire l’indipendenza della magistratura. I deputati sottolineano inoltre l’importanza della libertà di stampa, sancita dall’articolo 54 della Costituzione algerina.
Inoltre, il Parlamento europeo collega esplicitamente il rinnovo degli accordi di partenariato UE-Algeria a progressi sostanziali nel rispetto dello Stato di diritto. Gli aiuti finanziari europei, che ammontano a 213 milioni di euro tra il 2021 e il 2024, potrebbero essere rivalutati se non si noteranno miglioramenti degni di nota.
Aumento della pressione internazionale
Infine, le istituzioni dell’Unione Europea sono invitate ad esprimere pubblicamente le loro preoccupazioni alle autorità algerine e ad organizzare una missione medica per valutare lo stato di salute di Boualem Sansal. Il Presidente del Parlamento europeo si è impegnato a trasmettere alle autorità algerine la presente risoluzione, tradotta in arabo, al fine di garantire una comunicazione diretta ed esplicita.
Questo testo riflette la determinazione dell’Unione Europea a difendere le libertà fondamentali, pur mantenendo la pressione politica e finanziaria su un partner chiave nel Mediterraneo.
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