Già 256 casi indigeni registrati dall’inizio dell’epidemia nella Riunione: 54 casi in più in una settimana secondo l’ARS. Chikungunya continua a guadagnare terreno sull’isola. Di fronte a questa diffusione del virus, le misure di protezione sono essenziali. Controllo della repressione delle frodi all’interno delle imprese dell’Isola della Riunione sui prodotti repellenti per zanzare, al fine di garantire scorte sufficienti e il rispetto dei prezzi stabiliti.
Con l’epidemia di Chikungunya, i repellenti per zanzare sono in primo piano sugli scaffali dei supermercati. Il prezzo di alcuni articoli è controllato dallo Stato. Il Dipartimento dell’Impiego e del Lavoro e la Prefettura si recano poi ad incontrare le imprese per effettuare un sopralluogo.
Articoli mirati, quelli con l’etichetta “scudo qualità-prezzo”: «Si tratta di un controllo che facciamo tutto l’anno per verificare l’efficacia dello scudo qualità-prezzo. Controlliamo la disponibilità dei prodotti e i prezzi visualizzati. Nel nostro controllo abbiamo la lista di 153 prodotti” spiega Martine Le Cam, ispettore della concorrenza dei consumatori e del controllo delle frodi – DEETS.
Il prezzo dei repellenti non viene deciso a caso, un lavoro tra il negozio e la Prefettura dove ha sede il distributore “Sui prodotti interessati dal BQP, è un lavoro che si fa con la Prefettura e i fornitori perché sono questi i prezzi che vengono regolamentati. Qui siamo in un quadro legislativo molto particolare. Per il resto i prezzi si fissano con i fornitori ma è il gioco della concorrenza” dichiara Frédéric Blangille, direttore di RunMarket.
Per la Prefettura questi controlli permettono di tutelare i consumatori con l’aiuto dei diversi attori “Questo sistema di controllo settimanale con un rapporto settimanale che sarà presentato al signor Prefetto ci permetterà di verificare la disponibilità dei prodotti e l’evoluzione del prezzi” aggiunge Nathalie Infante, Segretaria generale degli Affari regionali – Prefettura della Riunione.
Se i criteri non vengono soddisfatti, la boutique o il negozio potrebbero essere accusati di pratica commerciale ingannevole e potrebbero subire sanzioni da parte dei servizi statali.
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