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La vaccinazione contro gli pneumococchi è “molto insufficiente” negli adulti

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Nel 2018, meno del 5% della popolazione adulta target è stata vaccinata contro questi batteri responsabili di complicanze molto gravi nei soggetti vulnerabili.
wavebreak3 – stock.adobe.com

DECRITTO – Responsabile di gravi complicazioni e decessi, le infezioni da pneumococco rappresentano una minaccia sottovalutata tra gli anziani. A fronte dell’insufficienza delle coperture vaccinali, l’Alta Autorità della Sanità si prepara a pubblicare nuove raccomandazioni estese a tutti gli over 65.

Causa principale di polmonite batterica e meningite, le infezioni da pneumococco costituiscono un peso sottovalutato tra gli anziani. Ogni anno in Francia sono responsabili della morte del 10-30% degli adulti infetti, in particolare tra le persone a rischio (immunocompromessi, diabete, insufficienza respiratoria/renale, malattie del fegato, malattie cardiache).

Tuttavia, se la copertura vaccinale dei neonati è generalmente soddisfacente (95,7% all’età di 24 mesi con almeno 3 dosi di vaccino pneumococcico), quella degli adulti a rischio, eleggibili alla vaccinazione, è « molto insufficiente »sottolinea la professoressa Anne-Claude Crémieux, presidente della commissione tecnica per le vaccinazioni dell’Alta Autorità della Sanità (HAS). Secondo un rapporto HAS, nel 2018 era stimato al 4,5% della popolazione target adulta. Di fronte a questa osservazione, all’inizio della prossima settimana sono attese nuove raccomandazioni sui vaccini

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