DECRITTO – Un ampio studio conferma il loro effetto protettivo contro le malattie cardiovascolari. Ancora più sorprendente, suggerisce anche un possibile beneficio per le malattie che colpiscono il cervello, come le dipendenze e l’Alzheimer.
Ozempic, Victoza, Trulicity, Saxenda, Xultophy: se sei affetto da diabete di tipo 2, probabilmente questi nomi ti sono familiari. Giunti sul mercato una decina di anni fa, questi farmaci – che noi chiamiamo “agonisti del GLP-1” – hanno assunto un ruolo sempre più importante nella cura del diabete, al punto da soppiantare alcuni dei farmaci fino ad oggi utilizzati. ‘COSÌ.
Con quali risultati? Per scoprirlo, gli scienziati dell’Università di Washington hanno analizzato i dati sanitari raccolti in quasi quattro anni da 2 milioni di americani. Il loro lavoro, pubblicato sulla rivista Medicina della natura conferma non solo che il GLP-1 induce benefici cardiovascolari aggiuntivi rispetto ai farmaci antidiabetici “classici”, ma anche che i loro effetti potrebbero estendersi oltre la sfera del diabete.
Meno infarti, meno ictus
« Numerosi studi hanno già dimostrato indiscutibilmente una riduzione del rischio di danni cardiovascolari…
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