L’ESSENZIALE
- L’attività fisica aerobica aiuterebbe a ridurre significativamente i marcatori associati alla malattia di Alzheimer.
- Lo studio mostra riduzioni significative dei grovigli tau, delle placche amiloidi e dell’accumulo di ferro.
- L’aerobica comprende la corsa, il ciclismo, il nuoto, la camminata veloce, il canottaggio e persino il salire le scale.
Se il tuo proposito per il nuovo anno è mantenere il cervello sano, concentrati sulle attività aerobiche. Cioè correre, andare in bicicletta, nuotare, camminare a ritmo sostenuto, remare o persino salire le scale.
Secondo un lavoro svolto da ricercatori dell’Università di Bristol (Regno Unito) e di San Paolo (Brasile), queste attività, che si basano sull’utilizzo dell’ossigeno per generare energia, aiutano a combattere i marcatori del morbo di Alzheimer.
Alzheimer e aerobica: riduzione delle placche amiloidi del 76%
Per valutare meglio l’impatto dell’aerobica sul rischio di malattia di Alzheimer, i ricercatori hanno seguito i ratti che erano stati sottoposti a un programma di attività fisica. Hanno esaminato il loro ippocampo, la regione del cervello responsabile della memoria e dell’apprendimento. Il team voleva anche determinare l’effetto dello sport sui marcatori chiave della patologia neurodegenerativa come le placche amiloidi, i grovigli di proteine tau e l’accumulo di ferro nelle cellule produttrici di mielina, chiamate oligodendrociti.
Risultati delle loro varie analisi: i roditori che praticavano regolarmente attività fisica aerobica hanno mostrato una riduzione del 63% dei grovigli tau, una diminuzione del 76% delle placche amiloidi e una riduzione del 58% dell’accumulo di ferro.
Inoltre, gli scienziati hanno notato a “miglioramento della salute delle cellule cerebrali, compreso un aumento del numero di oligodendrociti protettivi” così come a “riduzione dell’infiammazione cerebrale nel gruppo esercizio (tra il 55% e il 68% a seconda del biomarker infiammatorio considerato) e morte cellulare”.
I dati, pubblicati sulla rivista Ricerca sul cervello, mostrano anche all’interno del gruppo “esercizio” una migliore comunicazione tra le cellule cerebrali, ripristinando l’equilibrio nella funzione cerebrale man mano che invecchia.
Declino cognitivo: è necessario fare esercizio aerobico regolarmente
“Il morbo di Alzheimer è una patologia neurodegenerativa progressiva senza cura conosciuta, che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Sebbene sia noto che l’esercizio fisico riduce il declino cognitivo, i meccanismi cellulari alla base dei suoi effetti neuroprotettivi sono rimasti finora sfuggenti. “Questa ricerca evidenzia il potenziale dell’esercizio aerobico come pietra angolare delle strategie di prevenzione della malattia di Alzheimer”.Lo spiega in un comunicato il dottor Augusto Coppi dell’Università di Bristol.
Di fronte ai dati raccolti, il ricercatore e i suoi colleghi raccomandano l’integrazione delle attività aerobiche nella vita quotidiana per prevenire la malattia di Alzheimer. Lo aggiungono “Le iniziative di sanità pubblica dovrebbero dare priorità ai programmi di esercizio fisico adattati alle popolazioni che invecchiano”.
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