Di fronte alle malattie infettive possiamo distinguere due “scuole” riguardanti l’atteggiamento da avere nei confronti dei bambini piccoli : proteggerli poiché sono persone fragili, con un sistema immunitario immaturo, oppure esporli, con l’idea di stimolare il loro sistema immunitario, a “costruire la loro immunità”.
In realtà, entrambi gli approcci hanno i loro argomenti e i loro limiti, e tutto dipende da cosa intendiamo in ciascuno di essi e con quale intensità li applichiamo.
Un nuovo studio, condotto su 614 bambini, dettaglia cosa significa un elevato “carico di infezioni” in un neonatoin altre parole, cosa significa per la salute a lungo termine un numero significativo di infezioni nelle prime fasi della vita.
Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati nel Rete JAMA aperta (Fonte 1), è stato condotto con bambini danesi, dalla nascita fino all’età di 10 o 13 anni. I bambini con deficienze immunitarie o malattie congenite sono stati esclusi dallo studio, per evitare qualsiasi pregiudizio. Episodi di infezione come raffreddore, otite, tonsillite, polmonite, gastroenterite e febbre sono stati registrati su un quaderno, dalla nascita dei bambini fino al loro 3° compleanno.
Infezioni e antibiotici per il futuro
I risultati hanno mostrato che il carico infettivo complessivo nei primi anni di vita era associato ad un aumento del rischio di infezioni da moderato a grave, nonché prendendo antibiotici, più tardi in…
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