Ospite della 2a edizione dell’AI Crossroads organizzato da Comundi, il neuroscienziato Pierre-Marie Lledo prevede un futuro di coevoluzione per l’intelligenza umana e artificiale.
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Di Nicolas Deguerry – 13 gennaio 2025.
Mentre l’intelligenza umana deve ormai fare i conti con l’intelligenza artificiale, le differenze fondamentali che le distinguono dovrebbero indurci a mettere da parte l’idea di una “guerra” di intelligenze. Comprendendo meglio il rispettivo funzionamento del nostro cervello e degli algoritmi, dovremmo capire che il futuro è più una questione di “complementarità” che di competizione, sostiene Pierre-Marie Lledo, direttore del dipartimento di neuroscienze e del laboratorio di Percezione e Azione dell’Istituto Pasteur il Laboratorio di Gene e Cognizione del CNRS. Adattarsi al cambiamento Cos’è l’intelligenza? Soprattutto, la somma delle “forze mentali che facciamo appello per adattarci non appena…
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