DI risultati sono alquanto deludenti. Secondo questo studio americano pubblicato sulla rivista Neuron e rilanciato da MedicalXpress martedì 17 dicembre, i pensieri umani hanno una velocità piuttosto… mediocre.
Si animerebbero infatti in media a 10 bit al secondo. Per fare un confronto, una classica connessione WiFi elabora le informazioni a una velocità di 50 milioni di bit al secondo. Questi risultati sono tanto più strani se si considera che il sistema sensoriale umano raccoglie dati alla velocità di mille miliardi di bit al secondo. È 100 milioni di volte più veloce dei nostri pensieri.
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“Si tratta di una cifra estremamente bassa”, spiega il professore di biologia Markus Meister, uno degli autori dello studio. “In ogni momento, estraiamo solo 10 bit dalle migliaia di bit percepiti dai nostri sensi, e usiamo questi 10 bit per percepire il mondo che ci circonda e prendere decisioni. Ciò solleva un paradosso: cosa fa il cervello per filtrare tutte queste informazioni? »
Un paradosso che potrebbe essere spiegato con l’evoluzione
I ricercatori hanno formulato diverse ipotesi per comprendere questi risultati sorprendenti e perché non possiamo avere più pensieri contemporaneamente quando migliaia di informazioni sensoriali fluiscono contemporaneamente nel nostro cervello. E secondo loro questo fenomeno potrebbe essere spiegato con l’evoluzione.
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