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Il futuro faro di Apple prenderebbe in prestito una funzionalità dell’iPhone per rendersi più utile

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Divenuti in pochi anni un accessorio indispensabile per chi ha la testa in aria, gli AirTag di Apple potrebbero migliorare notevolmente l’anno prossimo grazie all’integrazione di un chip UWB di nuova generazione.

Fonte: FRANDROID – Anthony VINCITORE

Pensati per aiutarti a ritrovare le chiavi perse tra i cuscini del divano o il portafoglio scivolato dietro il frigorifero, gli AirTag di Apple hanno una limitazione che può rivelarsi frustrante: la loro portata. Per far suonare il piccolo faro è necessario trovarsi effettivamente in un raggio di 30 metri massimo. Ma la situazione potrebbe cambiare rapidamente con l’arrivo della seconda generazione dell’accessorio.

Come rivela Mark Gurman in un articolo per Bloomberg. L’AirTag 2, previsto per il 2025, potrebbe triplicare la portata della funzionalità “Precise Location”. Quest’ultimo serve per trovare il tuo piccolo faro con un grado di precisione prossimo al centimetro. È questo strumento che visualizza una freccia sullo schermo dell’iPhone per dirti esattamente dove si trova l’oggetto smarrito.

Da 30 m a quasi 100 m

Attualmente la portata degli AirTag è di massimo 30 metri, mentre i tag Bluetooth più tradizionali in alcuni casi possono raggiungere i 100 metri. Gli AirTag potrebbero quindi avvicinarsi alla concorrenza mantenendo la loro caratteristica principale: puntare più sull’UWB che sul Bluetooth.

La funzionalità di localizzazione precisa degli AirTag // Credito: Frandroid

Più preciso del Bluetooth, l’Ultra Wide Band presenta comunque lo svantaggio di offrire una portata più ridotta. Ma passando a un chip UWB di nuova generazione, lo stesso che attualmente equipaggia l’iPhone 15, Apple potrebbe benissimo combinare precisione e distanza in un AirTag 2 rivisitato dall’interno.

Non è la prima volta che emergono voci di questo tipo. Già lo scorso maggio emergevano voci di un possibile Airtag 2 più preciso. Da allora sono trapelate molte altre informazioni più o meno attendibili sui futuri beacon, compreso un cambiamento nella costruzione del dispositivo che ne renderebbe più difficile il tracciamento.

Per andare oltre
Per il suo AirTag 2, Apple punterebbe soprattutto sul Vision Pro

Sin dal loro arrivo sul mercato, i primi Airtag con questo nome sono stati infatti utilizzati in numerose occasioni come strumenti di spionaggio da parte di mariti o compagni gelosi o talvolta da genitori eccessivamente preoccupati. Il problema si è rivelato sufficientemente serio da consentire ad Apple di intervenire sull’argomento e a Google di implementare uno strumento di rilevamento dei tag sconosciuti all’interno di Android.


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