Tra i giochi “esclusivi” attesi quest’anno 2024 su Xbox e PC c’era ovviamente il coinvolgentissimo Hellblade 2, senza dimenticare il recente Microsoft Flight Simulator 2024. Ma c’era anche (e soprattutto!) un certo Indiana Jones e il Cerchio Antico. Cucinato da MachineGames e diretto da Bethesda, il gioco è ovviamente un’esclusiva Xbox/PC nel 2024, ma Indy arriverà anche su PS5 nel 2025 (probabilmente con l’ottimizzazione per PS5 Pro). Attesissimo, questo nuovo gioco di Indiana Jones mantiene tutte le sue promesse?
Il miglior gioco di Indiana Jones da… sempre?
In effetti, anche se la saga cinematografica di Indiana Jones è stata un successo negli anni ’80 e ’90 (e ancora oggi), in termini di videogiochi, i giocatori non sono stati davvero trattati con un adattamento degno di questo nome. Certo, c’è chi si è divertito molto con Indiana Jones e il mistero di Atlantide (un punta e clicca su PC) del 1992 o Le più grandi avventure (Super Nintendo) del 1994, ma non abbastanza da renderlo un “classico”. La saga aveva effettivamente diritto a una Tomba dell’Imperatore nei primi anni 2000 e a uno Scettro dei Re nel 2009, ma nulla che rendesse davvero giustizia alla gloria della trilogia originale. Ma tutto questo accadeva prima di Indiana Jones e dell’Antico Cerchio.
Dimenticate (temporaneamente) Nathan Drake e la serie Uncharted e Lara Croft, il vero Indiana Jones è tornato. Attenzione però, a differenza dei giochi in questione, questo Indiana Jones and the Ancient Circle non si pone come un vero e proprio concorrente, avendo gli sviluppatori scommesso di optare non per un gioco di azione-avventura in visuale in terza persona, ma per un gioco gioco d’avventura in prima persona, con un po’ di azione.
Dal punto di vista del contesto, qui interpretiamo ovviamente il Professor Jones, con una storia che si inserirà tra I predatori dell’arca perduta e L’ultima crociata. Interpretiamo quindi un giovane Indiana Jones (anni ’30), che lascerà presto il suo incarico di professore al Marshall College per inseguire un colosso che ha rubato un manufatto dall’adiacente Museo. È l’inizio di un (lungo) viaggio che porterà il celebre archeologo in vari paesi del globo, per fronteggiare ancora una volta la minaccia nazista.
Un gioco di avventura/azione… ma soprattutto di avventura
Dopo un prologo particolarmente gustoso, Indiana Jones and the Ancient Circle propone quindi un primo livello che permette di familiarizzare con il Professor Jones. Troviamo quindi un gioco in ottica FPS (stile Wolfenstein), che si basa principalmente sull’esplorazione, sulla risoluzione di enigmi, con ovviamente a volte un po’ di azione. Naturalmente, l’avventura architettata da MachineGames ci porta rapidamente in nuove terre, con aree semi-aperte che offrono ovviamente un obiettivo principale, ma anche missioni secondarie che vi consigliamo di non perdere.
Nel corso dell’avventura, infatti, dovrai imparare a utilizzare nuovi gadget, a indossare determinati travestimenti, ma potrai anche accettare diverse missioni secondarie, che a volte ti permetteranno di scoprire un ambiente completamente nuovo. Indiana Jones obbliga, spesso ci troviamo di fronte ad enigmi e altri enigmi da risolvere, e non solo questi sono molto ispirati, ma ci sentiamo intelligenti come la cara Indy una volta completati.
Lato azione, invece, questo Indiana Jones e l’Antico Cerchio è chiaramente datato, con combattimenti sicuramente a mani nude molto vicini a quelli che possiamo apprezzare nei film, ma con il controller in mano il feeling è ancora molto nella media. È complicato, non è sempre molto “logico”, e in realtà finiamo presto per cercare di evitare il più possibile questi stessi combattimenti, (molto) lontani dal costituire il cuore del gioco. Tieni presente che possiamo anche usare armi da fuoco , ma il loro utilizzo è rapidamente aneddotico nella realtà.
A questo si aggiunge un’intelligenza artificiale stupida, che a volte fatica a individuarti a due metri di distanza e/o se hai appena fracassato l’elmetto di un nazista con una pala. È vergognoso per un gioco del 2024, sì… ma senza volerlo, in definitiva è un po’ “in linea” con l’atmosfera di Indiana Jones. Una benedizione sotto mentite spoglie, si potrebbe dire.
Un “effetto Indiana Jones” che funziona come un fulmine
Idem per quanto riguarda la grafica, con un gioco che offre texture sublimi (senza dimenticare gli effetti di luce!), ma che in generale manca di vita (la vegetazione in particolare), di coerenza, con in più qualche popping a volte, qualche bug qua e là, animazioni d’altri tempi, proprio come quelle dei volti, a volte molto inespressivi (ma a volte no). Apprezziamo anche il doppiaggio VF, anche se la voce sublime di Richard Darbois non si adatta necessariamente a questo gioco di Indy. È ovvio all’inizio dell’avventura, e gli prestiamo sempre meno attenzione con il passare delle ore, apprezzando per di più gli innumerevoli pensieri espressi ad alta voce da questo buon Dr. Jones.
Ma anche lì, senza dubbio”l’effetto Indiana Jones“, perdoniamo facilmente queste poche preoccupazioni per concentrarci sull’avventura, davvero avvincente nella sua parte esplorativa. È infatti difficile non commuoversi scoprendo un tempio nascosto sotto una fontana, evitando le trappole lungo il percorso (come The Last Crusade) per recuperare l’artefatto in fondo alla stanza, il tutto con un sound design molto curato. In termini di difficoltà, il gioco permette di dosare autonomamente i combattimenti, ma anche gli enigmi. Possiamo quindi scegliere di commutare i combattimenti su Facile (cosa che consigliamo), per completare i combattimenti più velocemente, e lasciare il cursore della difficoltà su Normale per gli enigmi. Un lato”alla carta” davvero molto ben accolto dagli sviluppatori.
Il fatto è che il giocatore si sente totalmente “attore” di questo Indiana Jones and the Ancient Circle, e l’immersione è chiaramente uno dei punti forti del gioco. E peccato per il lato “vecchio” dell’intera faccenda, a volte interfaccia di gioco, che ti farà sicuramente piangere più di una volta. Niente EXP qui, ma punti avventura da raccogliere a seconda della vostra bravura, che vi permetteranno di acquistare libri e altri oggetti molto utili per il resto dell’avventura, che richiederà un minimo di 20 ore, e molto di più se avete intenzione di cercare gli ambienti e completare le missioni secondarie (che consigliamo vivamente).
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La nostra opinione su Indiana Jones e il Circolo Antico
In definitiva, Indiana Jones e l’Antico Cerchio è un eccellente titolo di avventura/azione, con un presunto lato “vecchio stile”, che a volte rasenta il punta e clicca in certe sequenze. L’azione è certamente presente, ma è un po’ antiquata e disordinata, e qui sono l’avventura e l’immersione ad avere la precedenza. Inoltre, il gioco è pieno di filmati di grande successo, tanto che a volte procediamo nella storia, principalmente per visualizzare quella successiva, come se guardassimo uno dei primi tre film.
Quindi sì, il doppiaggio VF è discutibile (e la sincronizzazione labiale è fragola), il gioco, anche se visivamente molto pulito, soffre di alcuni difetti (bug, popping, mancanza di vita…), ma che piacere poterlo fare immergiti in questo punto dell’universo di Indiana Jones. Nonostante gli evidenti difetti, beneficiamo qui di un’esperienza superba, con l’impressione di partecipare più che mai a un’avventura che non potrebbe essere più fedele allo spirito di Indiana Jones. Vale quindi la pena provarlo, soprattutto se siete fan dei primi tre episodi della saga cinematografica.
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Indiana Jones e l’Antico Cerchio
Amiamo
- L’atmosfera, la messa in scena, la musica!
- Un vero (e molto bello) gioco d’avventura
- Gli enigmi, numerosi e ultra gratificanti
- Tutta la vita
- Questa sensazione di “vivere un film di Indiana Jones!”
Ci piace di meno
- I combattimenti diventano rapidamente complicati
- Volti a volte poco espressivi
- Un po’ “vecchio” sotto molti aspetti
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