Oppure è il contrario? Tuttavia, le cuffie di Sony, o più precisamente i suoi controller, sarebbero oggetto di studio approfondito da parte di Apple che desidera rafforzare la sua offerta di videogiochi.
Sony non ne parla molto, ma le sue recenti decisioni strategiche lo fanno per questo. La PlayStation VR2 (che abbiamo adorato) è più o meno finita. Ormai compatibile con PC e con la produzione praticamente ferma, il visore per realtà virtuale lanciato nel 2022 ha già fatto il suo tempo. Ma i suoi controller potrebbero subire un restyling grazie ad Apple e alle sue cuffie Vision Pro ultra premium.
Venditore partner in stock
Vedi su Fnac.com
Una collaborazione inaspettata
Secondo il ben informato Mark Gurman nella sua newsletter domenicale, Sony e Apple lavoreranno mano nella mano per rendere i controller PS VR2 compatibili con l’Apple Vision Pro. Una futura versione di visionOS, il sistema operativo del visore, supporterà l’uso di controller di terze parti, e in particolare PS VR2 Sense.
Dietro questa partnership si nasconde un’ambizione appena velata: colmare le lacune di Vision Pro in termini di videogiochi. Tecnicamente molto impressionante, il primo visore per realtà mista di Apple pecca dal punto di vista dei videogiochi. Supportando ufficialmente i controller dedicati alla realtà virtuale, spera di incoraggiare gli sviluppatori a portare i loro giochi su visionOS, e incuriosire così i giocatori desiderosi di nuove esperienze in termini di immersione.
Secondo Gurman, Sony e Apple avrebbero dovuto annunciare l’annuncio il mese scorso, ma problemi tecnici imprevisti hanno causato un ritardo.
Una PS VR2 più vivace di quanto immaginiamo?
Questo annuncio potrebbe, ovviamente, dare una piccola spinta alle vendite dei controller Sense, ma le cuffie Sony dovrebbero comunque continuare la loro lenta caduta nell’oblio. A meno che Sony non faccia un annuncio impressionante nelle prossime settimane?
Durante la fiera Siggraph Asia 2024, il produttore giapponese ha dimostrato una funzione di tracciamento delle mani su PS VR2. Non sono più necessari controller; le mani dell’utente potrebbero fungere da controller per interagire con il contenuto dei giochi compatibili… esattamente come sull’Apple Vision Pro.
IL tracciamento delle mani è una tecnologia abbastanza comune sui recenti visori per realtà virtuale. Meta Quest 2 e 3, per non parlare di loro, ne traggono grandi benefici. Ma questa novità basterà da sola a ravvivare l’interesse del pubblico per questa nicchia di mercato, o permetterà solo a chi ha acquistato un visore al momento del rilascio di rispolverarlo per qualche sessione di gioco?