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la fine della crisi dei lanciatori si gioca questa settimana

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L’anno 2024 è stato segnato dal primo decollo del lanciatore pesante Ariane 6, che ha consentito all’Europa di recuperare parte della preziosa autonomia spaziale di cui era stata privata dal pensionamento dell’illustre Ariane 5. Da ora in poi, tutti gli sguardi si rivolgono verso il pollice piccolo della banda, Vega-C. Il lanciatore leggero tornerà finalmente in servizio questa settimana dopo due anni di fermo tecnico, durante un lancio che porrà sfide considerevoli che dovranno essere seguite con particolare attenzione.

Per fornire il contesto, Vega-C è il diretto successore di Vega, un lanciatore leggero che è stato ufficialmente ritirato lo scorso settembre. In teoria, avrebbe dovuto iniziare a subentrare durante la sua prima missione commerciale, schierando due satelliti della costellazione delle Pleiadi Neo nel dicembre 2022. Sfortunatamente, la missione si è trasformata in una tragedia a causa di un malfunzionamento del motore del secondo stadio che ha portato ad un guasto fallimento critico. Non solo il carico non poteva essere schierato, ma il lanciatore dovette essere messo da parte per due anni.

L’aerospazio europeo si è trovato quindi in una situazione complicata, paragonabile a quella già esistente per i lanciatori pesanti: con una vecchia generazione a fine vita e successori in difficoltà, sia per i lanciatori pesanti che per quelli leggeri, il Vecchio continente era più che mai privato e l’atmosfera era decisamente cupa.

La fine della crisi dei lanciatori?

Tuttavia, la situazione ha cominciato ad evolversi favorevolmente con il primo lancio (generalmente) riuscito di Ariane 6 lo scorso luglio. Ma per uscire una volta per tutte dalla famosa crisi dei lanciatori, i razzi pesanti come l’Ariane non bastano. I veicoli di piccolo calibro svolgono un ruolo altrettanto importante nella logistica spaziale, perché sarebbe troppo costoso ricorrere ad Ariane ogni volta che è necessario schierare piccoli satelliti in orbita bassa. L’intero settore attende quindi con impazienza il ritorno all’attività della famiglia Vega, che dovrebbe avvenire questo mercoledì.

Se Vega-C ha impiegato così tanto tempo dopo l’incidente del dicembre 2022, è perché i partner hanno preso la decisione radicale di riprogettare il motore Zefiro-40 che fallì durante il suo ultimo volo. Dopo un anno e mezzo di duro lavoro, il suo progettista (l’italiano Avio) ha finalmente prodotto un nuovo modello che ora sembra solido. È stato testato una prima volta a maggio, poi una seconda volta lo scorso ottobre con successo.

Tutte le luci appaiono quindi verdi e gli operatori sembrano fiduciosi, come dimostra l’obiettivo della missione. In effetti, Vega-C avrà la pesante responsabilità del dispiegamento Sentinella-1C, un satellite molto importante a livello strategico. Questa macchina costruita da Thales Alenia Space diventerà uno dei pezzi centrali di Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell’Unione Europea. Vega-C non avrà quindi il diritto di fallire.

Per tutti gli amanti dello spazio sarà quindi opportuno seguire con attenzione la resurrezione di questa importantissima macchina che diventerà senza dubbio il perfetto complemento di Ariane 6 nei prossimi anni. In caso di successo, possiamo considerare che l’Europa sarà finalmente uscita dalla crisi dei lanciatori.con tutto ciò che ciò comporta in termini di sovranità e autonomia strategica ed economica.

Il lancio sarà trasmesso in diretta sulla WebTV dell’ESA, ed eventualmente sul canale YouTube dell’agenzia, questo mercoledì 4 dicembre dalle 22:00, ora francese.

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