Scheletro di dinosauro: de terra americana all’asta francese
Il 16 novembre 2024, il castello di Dampierre-en-Yvelines ha ospitato una vendita eccezionale: Vulcain, uno scheletro di dinosauro lungo 22 metri, è stato venduto per 6 milioni di euro, commissioni incluse. Questo colosso, vecchio di 150 milioni di anni, rappresenta una nuova specie di apatosauro. L’acquirente, un collezionista anonimo, desidera affidare questo pezzo unico ad un museo. “ Siamo contenti che l’acquirente intenda prestarlo ad un istituto », ha precisato Olivier Collin du Bocage, banditore. Questo dinosauro avrebbe raggiunto l’età di 45 anni.
Scoperto nel 2018 nel Wyoming, Vulcano, composto dal 75 all’80% delle sue ossa originali, è stato portato alla luce grazie a scavi finanziati da un investitore francese tra il 2019 e il 2021. Negli Stati Uniti, la legislazione consente ai singoli individui di acquisire concessioni per scavare fossili.. Dopo la sua estrazione, lo scheletro attraversò l’Atlantico per essere restaurato in Francia. Per gli scienziati questa scoperta ha un doppio valore: storico e paleontologico. Il contratto di vendita prevede che i paleontologi possano continuare a studiare questo gigante, facendo luce sugli ecosistemi giurassici.
Quando arte e scienza si intersecano
Mentre alcuni vedono queste vendite come una forma di mercificazione del patrimonio, altri vedono un’opportunità. “ È una bellissima striscia nel mercato dei dinosauris”, esulta Olivier Collin du Bocage. Questo fiorente mercato attira appassionati e musei, rendendo lo scheletro del dinosauro un oggetto d’arte e di scienza. Affidando Vulcano ad un museo,L’acquirente anonimo partecipa a questa dinamica in cui la conservazione e la diffusione della conoscenza hanno la precedenza sulla speculazione.
Si pone ora la questione di accogliere il gigante. Vulcan, che in vita pesava circa venti tonnellate, non passerà inosservato. I musei belgi e francesi si stanno già posizionando per esporlo. Oltre a mettere in mostra l’apatosauro, l’obiettivo sarà quello di garantirne l’accesso ai ricercatori attirando al contempo il pubblico.
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