Se, come la maggior parte dei francesi, vi lavate il viso ogni sera con un solo sapone e vi dedicate solo una ventina di secondi, probabilmente non conoscete il meraviglioso mondo della “K-Beauty”.
Chiamata anche “bellezza coreana”, K-Beauty si riferisce a tutti i prodotti e le routine per la cura della pelle originari della Corea del Sud. Sostiene un approccio preventivo e idratante alla pelle, routine di cura della pelle in più fasi e l’uso di ingredienti naturali. L’obiettivo? Ottenere quello che i suoi seguaci chiamano a “pelle di vetro” (ovvero pelle perfettamente liscia e luminosa).
L’industria cosmetica coreana alla conquista del mondo
Nel 2022, la Corea del Sud era il quarto maggiore esportatore di cosmetici al mondo, dietro a Francia e Stati Uniti, quasi alla pari della Germania. Il fenomeno K-Beauty non sta solo scuotendo l’industria globale dei cosmetici, ma sta avendo un impatto anche sul turismo. Gli appassionati di K-Beauty, spiega il South China Morning Post, affollano Seul, dove si recano per acquistare prodotti avvistati su Internet, ma anche per chiedere consigli o scoprire prima del resto del mondo le ultime tendenze in fatto di bellezza.
Poi hanno messo gli occhi sugli studi di trucco che stanno fiorendo in città. Spesso annidati nei quartieri più trendy della capitale, questi studi sono frequentati sia da celebrità che da clienti anonimi.
Sessioni di restyling per i turisti
Durante le sessioni di restyling, i truccatori evidenziano le migliori caratteristiche dei loro clienti, con l’obiettivo, ovviamente, di vendere i prodotti che hanno permesso la trasformazione.
Tra questi, Kim Han-sol, lavora come truccatrice per lo studio Neu Haus nel distretto di Yongsan. Secondo lei, le visite agli studi di trucco coreani sono diventate un “rituale del viaggio” un must per molti visitatori stranieri. “È una nuova tendenza che si sta diffondendo attraverso il passaparola tra i turisti”.
K-Beauty non significa solo garantire il successo degli studi di trucco. Una volta finiti il trucco e i capelli, i turisti si dirigono verso gli studi fotografici, dove i professionisti dell’immagine immortalano il loro aspetto in ritratti professionali o meno formali. “L’intera esperienza consente un nuovo tipo di ricordo del viaggio.”
I social network, leve del turismo
Questa nuova affluenza turistica negli studi di trucco di Seul, secondo Kim Han-sol, riflette la crescente influenza globale di K-Beauty. Sottolinea che la maggior parte dei suoi clienti stranieri scopre l’esistenza del suo studio attraverso social network come Xiaohongshu, un’applicazione cinese simile a Instagram.
La truccatrice spiega infine il successo di K-Beauty attraverso l’approccio individualizzato che difende, quando la maggior parte degli altri approcci cosmetici vanta un unico metodo per tutti.
La formula coreana su misura è tanto più efficace, secondo lei, in quanto “Oggi ognuno ha il proprio stile e le clienti non cercano necessariamente la bellezza convenzionale. Al contrario, vogliono distinguersi”.
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