Secondo uno studio Ipsos per il comparatore di prezzi e prodotti Le Dénicheur, il Black Friday è particolarmente popolare tra i 18-34 anni poiché quasi l’80% di loro intende approfittarne.
Come ormai da diversi anni, il Black Friday dovrebbe essere un successo commerciale. Il comparatore di prezzi e prodotti Le Dénicheur pubblica questo giovedì uno studio realizzato da Ipsos su 1.000 intervistati di età compresa tra 18 e 75 anni. Tra questi, il 55% intende fare acquisti durante il Black Friday, percentuale che aumenta tra i più giovani (78% dei 18-34enni) mentre diminuisce tra gli anziani poiché solo il 40% dei 55-75enni ne è interessato. Inoltre, il Black Friday è particolarmente popolare tra gli acquirenti online poiché il 61% intende agire in questa occasione.
«Le campagne commerciali iniziano sempre prima: dal Black Friday siamo passati al Black Friday Weekend, poi alla Black Week… addirittura al Black Month», osserva Romain Gavache, direttore francese di Le Dénicheur.
“L’obiettivo di questa estensione è innanzitutto catturare le intenzioni di acquisto e i budget dei consumatori”.
Non sorprende che un certo numero di francesi intenda approfittare di questo periodo interessante per acquistare i propri regali di Natale: questo sarà il caso per un terzo di loro. Anche in questo caso, i giovani tra i 18 ei 34 anni sono più propensi ad adottare questa strategia di anticipazione (49%) mentre i francesi tra i 35 ei 54 anni tendono a pianificare i propri acquisti durante tutto l’anno.
Prezzi pre-sconto artificialmente gonfiati e sconti esagerati o fuorvianti
Questo studio di Le Dénicheur evidenzia anche una forma di sfiducia tra i francesi nei confronti delle operazioni di riduzione una tantum, siano esse il Black Friday o più in generale i saldi. Se la metà di loro percepisce il Black Friday come un’opportunità per fare buoni affari, solo il 13% ritiene che le offerte proposte durante questa giornata siano veri e propri affari. Pertanto, il 47% degli intervistati ritiene che i prezzi talvolta vengano gonfiati artificialmente prima delle riduzioni. Addirittura più di uno su tre ritiene che le riduzioni siano esagerate o fuorvianti e circa la stessa percentuale percepisce questa giornata come un incentivo ad acquisti impulsivi e non necessari.
Non sorprende quindi che il prezzo ma anche le riduzioni siano particolarmente esaminati dagli acquirenti. Per la grande maggioranza dei francesi (92%), il prezzo finale è il primo criterio e più della metà (55%) vi presta attenzione. Ma una percentuale particolarmente significativa degli intervistati dichiara di attribuire importanza sia all’importo che alla percentuale di riduzione (rispettivamente 88% e 84%).
“Se il prezzo di un prodotto sembra interessante su un sito, potrebbe tuttavia essere più interessante altrove o essere stato notevolmente più basso in passato”, sottolinea Romain Gavache.
«Anche se una riduzione sembra vantaggiosa su un determinato sito, può essere molto meno attraente rispetto all’intero mercato dell’e-commerce», continua il rappresentante di Le Dénicheur. «È quindi importante ignorare i prezzi barrati e gli importi delle riduzioni piuttosto guardare ai prezzi di mercato e alla storia.”
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