(San Francisco) Giovedì TikTok ha aperto a tutti gli inserzionisti uno strumento di intelligenza artificiale (AI) per generare annunci, diventando l’ultima piattaforma fino ad oggi per offrire questa tecnologia che fa risparmiare tempo alle agenzie di marketing.
Pubblicato ieri alle 21:27
La divertente app per brevi video ha inoltre annunciato una partnership con Getty Images.
I brand potranno utilizzare immagini e video con licenza Getty per creare annunci generati dall’intelligenza artificiale, inclusi avatar che sembrano persone reali.
Questo tipo di strumento era atteso con impazienza da quando l’intelligenza artificiale generativa è decollata con il rilascio di ChatGPT alla fine del 2022: la tecnologia consente di produrre tutti i tipi di contenuti, previa semplice interrogazione nel linguaggio di tutti i giorni.
Dopo testo e immagini, quest’anno la generazione di video ha guadagnato molto in termini di qualità. I giganti della pubblicità online Google, Meta (Facebook, Instagram) e Amazon hanno lanciato il mese scorso strumenti automatizzati per la creazione di annunci.
Nel suo comunicato stampa, TikTok evidenzia i dati che dimostrano che le campagne di marketing sono più efficaci quando i loro contenuti vengono rinnovati due volte a settimana.
“Ma mantenere questo livello di creatività può essere difficile, soprattutto per gli inserzionisti con risorse limitate”, osserva l’azienda, una filiale del colosso cinese ByteDance.
Chiamato “Symphony Creative Studio”, lo strumento di TikTok può generare un video dalla descrizione di un prodotto, aggiungere un avatar AI per commentare quel prodotto e persino incorporare il doppiaggio in diverse lingue, il tutto in pochi minuti.
Con le immagini basate sull’intelligenza artificiale di Getty, gli inserzionisti “possono facilmente creare annunci e contenuti che appariranno simili ad altri clip sulla piattaforma [créés par des humains] e si integrerà quindi perfettamente nel flusso di video che gli utenti vedranno, assicura Getty nel proprio comunicato stampa.
L’esplosione dell’intelligenza artificiale generativa suscita l’entusiasmo di molte aziende e privati, ma anche l’apprensione o la rabbia di molti autori e artisti. Per loro, la nuova tecnologia saccheggia il loro lavoro senza accordo o remunerazione e minaccia di sostituirli.
Titoli della stampa come New York Times hanno intentato una causa, mentre diverse organizzazioni hanno scelto di firmare contratti con aziende tecnologiche per commercializzare i loro contenuti concessi in licenza, inclusa Getty.
L’agenzia fotografica ha anche lanciato il proprio strumento di intelligenza artificiale generativa nel settembre 2023, per produrre immagini dai suoi archivi fotografici.
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