Probabilmente hai notato che ChatGPT era inaccessibile prima di ieri, venerdì 8 novembre. Impossibile interagire con il famoso agente conversazionale, sia tramite la sua interfaccia web che tramite l’integrazione con Siri su iOS 18.2 beta.
Una situazione frustrante per gli utenti che ora possono iscriversi a ChatGPT Plus direttamente dalle impostazioni del proprio iPhone. Ma cosa è successo esattamente?
Il Sudan anonimo rivendica la responsabilità dell’attacco
Si ritiene che all’origine di questa grave interruzione sia il collettivo di hacker Anonymous Soudan. Questo gruppo, che afferma di essere filo-russo e islamista, ha utilizzato una botnet chiamata Skynet per lanciare un attacco Denial of Service (DDoS). Il principio è semplice: saturare i server di OpenAI con un numero enorme di richieste simultaneefino a quando il servizio non risponde e alla fine si blocca.
Sul suo canale Telegram, Anonymous Soudan ha evidenziato un picco di disfunzioni su ChatGPT in seguito all’attacco. OpenAI ha rapidamente confermato di riscontrare interruzioni periodiche dovute a traffico anomalo, caratteristico di un attacco DDoS. L’azienda ha lavorato duramente per ripristinare l’accesso a ChatGPT.
Non è durato a lungo!
L’attacco durò solo poco tempo da quando il chatbot ha ripreso rapidamente il servizio. Puoi ancora una volta conversare con l’agente conversazionale, tramite la sua interfaccia web o da Siri su iOS 18.2. Ricordiamo che questa integrazione consente a Siri di analizzare il contenuto visualizzato sullo schermo per rispondere a domande specifiche, come identificare un monumento sullo sfondo di una foto.
Se sei abbonato a ChatGPT Plus troverai anche i tuoi vantaggi: accesso prioritario al chatbot anche in situazioni di grande affluenzarisposte più rapide e dettagliate, nonché la possibilità di generare immagini con DALL-E. Un abbonamento a cui puoi sottoscrivere direttamente dalle impostazioni del tuo iPhone con iOS 18.2.
Autore: Keleops AG
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