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Test – Horizon Zero Dawn Remastered: una splendida ristampa

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Con questa rimasterizzazione, Sony intende consentire a quanti più giocatori possibile di scoprire il magnifico universo di Horizon Zero Dawn. “Magnifico” sembra essere un aggettivo molto debole per descrivere la bellezza di questo portage.

Sette anni, nel mondo dei videogiochi, sono un tempo estremamente lungo. In sette anni, le tecnologie si sono evolute molto rapidamente. Questa è anche la durata di vita stimata di una console prima che i produttori passino alla generazione successiva. Quindi tanto vale dirvi che i motori di gioco e gli altri elementi grafici non hanno più nulla a che fare dopo questo periodo di tempo. Sono passati anche sette anni da quando Horizon Zero Dawn è stato rilasciato su PS4, regalando a quest’ultima uno dei suoi vantaggi best-seller e a Sony una delle sue licenze più apprezzate dagli appassionati.

Annunciata lo scorso settembre, la rimasterizzazione di Zero Dawn sembrava, a priori, non avere ragione di esistere. Il gioco iniziale pubblicato nel 2017 è ancora molto carino e non sembra essere invecchiato in alcun modo. Ma nel frattempo Forbidden West è uscito esclusivamente su PS5, con aggiornato anche il motore di gioco Decima. È stata quindi l’occasione per Guerilla Games di aggiornare Zero Dawn con le tecnologie attuali e una grafica rivista.

Se avete già giocato al gioco originale non rimarrete assolutamente disorientati dal momento che questa rimasterizzazione è in tutto e per tutto identica a Zero Dawn del 2017. In questa prova ci concentreremo principalmente sulle novità apportate al gameplay (che si contano su le dita di una mano) e, ovviamente, sul significativo miglioramento grafico. Se desideri maggiori informazioni sul gameplay del gioco, fai riferimento alla recensione originale.

La resa dell’acqua, tra le altre cose, è semplicemente incredibile. © Fonderia digitale

Lato gameplay quindi non aspettatevi nulla di veramente nuovo, se non l’integrazione delle tecnologie Dualsense, come in Forbidden West. Quando si tende l’arco, il grilletto posteriore fornisce una leggera resistenza, mentre le vibrazioni sono molto più coinvolgenti, quando si cammina o si combatte una creatura. Inoltre, il DLC The Frozen Wilds è ora incluso in questa rimasterizzazione, offrendo circa dieci ore di gioco aggiuntive.

D’altra parte, in termini di grafica, è una storia diversa. I team Nixxes e Guerilla hanno fatto un lavoro titanico per offrirci un titolo che sembra modellato e progettato per PS5. Dobbiamo renderci conto che non abbiamo solo il diritto a un framerate migliore e a una migliore risoluzione delle immagini. Che si tratti dei modelli 3D, dell’acqua, della vegetazione, dei panorami o anche dell’illuminazione, la grafica complessiva è notevole e, anche se non eguaglia quella di Forbidden West, ci si avvicina molto.

Non c’è ancora nulla da eccepire sulla qualità visiva di questa rimasterizzazione, che è piuttosto impressionante. E se gli ambienti sono sublimi, è soprattutto grazie alla memoria aggiuntiva della PS5 rispetto alla PS4, che ha permesso di aggiungere molta più vita ai paesaggi e ai villaggi. Infine, è stata migliorata anche la modellazione 3D dei personaggi, come possiamo vedere nella schermata qui sotto. Per fare ciò, i team di Nixxes hanno prodotto 10 ore di motion capture aggiuntive rispetto al gioco base. Vediamo miglioramenti rispetto al titolo del 2017, ma rimaniamo ancora affamati. La texture della pelle, invece, appare più credibile e realistica.

Anche se sembra che sia stato fatto uno sforzo sui personaggi, in particolare sulla loro trama, le animazioni a volte rimangono approssimative. © Fonderia digitale

Infine, il passaggio a PS5 consente al titolo Guerilla Games di funzionare in diverse modalità di visualizzazione, come con la maggior parte dei giochi PS5, Xbox Series e PC. Troviamo quindi una modalità performance, che privilegia una risoluzione di 1800p e un framerate di 60FPS, nonché una modalità di risoluzione, che consente alla risoluzione di essere in 4K, ma limita la frequenza di aggiornamento a 30FPS.

Conclusione

Con questa rimasterizzazione destinata a PS5, Horizon Zero Dawn si afferma come uno dei giochi più belli della console Sony. Ereditando lo stesso motore di gioco di Forbidden West, questo Zero Dawn Remastered continua a soffrire solo di animazioni facciali approssimative. D’altronde, per il resto, è un grande sì, con un gioco davvero più bello della versione originale uscita sette anni e mezzo fa. Il comportamento e l’aspetto dell’acqua, la modellazione dei personaggi, la resa degli ambienti e i vari VFX ed effetti particellari (neve, pioggia, ecc.)… Tutto è migliorato in questo remaster. Lo schiaffo è soprattutto grafico, ma questo porting su PS5 porta con sé anche la sua parte di novità in termini di gameplay. È soprattutto il caso del Dualsense, che aggiunge immersione, o dell’inclusione del DLC Frozen Wilds in questa rimasterizzazione che, per chi possiede già il gioco, costa solo 10 euro. E per chi non l’ha mai incontrato, questa è un’ottima occasione per tuffarsi finalmente nel mondo di Aloy.

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Horizon Zero Dawn: rimasterizzato

Ci piace:

Il gioco originale è stato magnificamente aggiornato

Il DLC Frozen Wilds è incluso

Il Dualsense che porta molto all’immersione

Ambientazioni incredibilmente varie

Gameplay molto nervoso

Ci piace di meno:

Le espressioni facciali non sempre convincenti

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