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Un 9800X3D decapsulato conferma una V-Cache 3D di nuova generazione

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Un primo sguardo al processore AMD Ryzen 7 9800X3D conferma che questa generazione ha una nuova implementazione della tecnologia 3D V-cache. Questo nuovo processore AMD, che sarà lanciato il 7 novembre, è il successore del Ryzen 7 7800X3D. Quest'ultimo ha riscosso un enorme successo sulla piattaforma AM5, in particolare per il segmento gaming. Per fornire alcuni dettagli su questo futuro processore, il 9800X3D è una CPU a 8 core e 16 thread. Dispone di 96 MB di cache L3 (32 MB L3 + 64 MB 3D V-Cache), 8 MB di cache L2, clock di base da 4,70 GHz e clock boost da 5,20 GHz. Il chip sarà configurato a 120 W. I processori implementeranno anche il pieno supporto all'overclocking, cosa che non era possibile con la generazione precedente.

Un'implementazione della 3D V-Cache che favorisce la dissipazione del calore

Il punto più importante che questa foto del tenuto di questo Ryzen è che la posizione della 3D V-Cache, che fino ad ora era sopra il CCD, va sotto. Questa è, a priori, una scelta che permette ad AMD di avere una migliore dissipazione del calore e permettere così di ottenere frequenze più elevate. Se qualcuno al momento nutre qualche riserva su queste foto, bisogna tenere conto che dalla metà della scorsa settimana sono arrivate in redazione copie del Ryzen 9800X3D.

Ora la vera domanda è come questi cambiamenti influiscono sulle prestazioni di questo processore. Negli ultimi giorni abbiamo visto stime estremamente contrastanti sulla nuova AMD. Alcune indiscrezioni suggeriscono un guadagno di quasi il 35% rispetto alla generazione precedente in alcuni test, mentre altre annunciano cifre molto più modeste intorno al 6-8%.

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Nuovi processori AMD e Intel: lanci frenetici

È importante tenere conto di un elemento che abbiamo notato in redazione per tutto il 2024 (per il momento). Nessun lancio del processore, per il momento, è andato a buon fine. Innanzitutto abbiamo sofferto di tempi di test estremamente compressi, conseguenza dell'arrivo tardivo dei processori. Una situazione che abbiamo visto ovunque. Quindi, per AMD come per INTEL, i produttori ci hanno fornito gli aggiornamenti del BIOS a quasi pochi minuti dalla data di pubblicazione. Infine, gli ultimi aggiornamenti di Windows non hanno aiutato le cose.

La ciliegina sulla torta è stata che ci è stato chiesto di testare anche un serramento “preconfigurato” consegnato chiavi in ​​mano. Questa è una storia su cui torneremo ma che ovviamente non abbiamo accettato. Tutto questo per ripetervi un messaggio che vi abbiamo già lanciato qualche giorno fa: fate attenzione ai test giorno 1 ultimamente.

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