“L’ASML è un barometro avanzato dello stato di salute dell’elettronica globale. All’inizio dell’autunno l’ago si sposta sul “maltempo” »

CCome nel poker, anche nel mondo degli affari l’eccitazione spesso tradisce una situazione difficile, un gioco peggiore del previsto. Visibilmente distratto, un dipendente dell’azienda olandese ASML ha confuso martedì con mercoledì e ha pubblicato i risultati trimestrali della società un giorno prima del previsto, martedì 15 ottobre. Questo “errore umano” sarebbe rimasto tra gli aneddoti del mercato azionario se le informazioni fossero state coerenti con le aspettative del mercato. Purtroppo, le previsioni sulle entrate per il 2025 sono catastrofiche. Infuriati, gli investitori hanno venduto in massa, provocando in due giorni una perdita di 65 miliardi di euro di capitalizzazione di mercato. Un primato che ricorda i tristi giorni dello scoppio della bolla di Internet e delle telecomunicazioni, più di vent’anni fa.

Va detto che ASML non è una società qualunque. Nonostante la delusione, la sua valutazione di mercato di 250 miliardi di euro rappresenta ancora un quarto del PIL dei Paesi Bassi, il doppio di quello della compagnia petrolifera Shell. Nata nell’ambito dell’impero Philips, l’azienda ha sviluppato, dopo decenni di ricerca, una tecnologia rivoluzionaria per l’incisione dei chip mediante litografia “estrema ultravioletta” con una precisione di pochi nanometri.

Essendo l’unica al mondo a sapere come fabbricare queste macchine, può venderle per più di 350 milioni di euro ciascuna a clienti come la taiwanese TSMC e la sudcoreana Samsung, gli unici produttori mondiali di questi chip di fascia alta essenziali per computer e smartphone. In quanto tale, è un barometro avanzato dello stato di salute dell’elettronica globale. E all’inizio dell’autunno l’ago si sposta improvvisamente sul “maltempo”.

Previsioni fosche per il 2025

Perché la comoda posizione di monopolio non protegge dai capricci di un mercato ciclico come quello dei semiconduttori. Il comunicato stampa estemporaneo di martedì 15 ottobre indica che il portafoglio ordini per il terzo trimestre ha raggiunto solo 2,6 miliardi di euro. La metà di quanto si aspettavano gli analisti. E le sue previsioni per il 2025 sono fosche. La causa è il rallentamento del mercato, che si riflette in particolare nella revisione al ribasso degli investimenti di Intel o Samsung, e quindi nell’acquisto di nuove macchine.

E poiché la sfortuna non arriva mai sola, le autorità americane e olandesi hanno vietato l’esportazione di materiale sensibile verso la Cina. Risultato: le vendite in questo paese passeranno dal 50% nel 2024 al 20% nel 2025. Come ha riconosciuto il capo dell’ASML, il francese Christophe Fouquet, l’attuale mania per l’intelligenza artificiale maschera la debolezza del resto delle grandi aziende di chip mercati, in particolare la telefonia e l’automobile. L’Europa tecnologica, che fa affidamento su pochissimi grandi gruppi, non ha intenzione di recuperare terreno.