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“Secondo Trichet la Francia non è immune dalla crisi finanziaria”. Editoriale di Charles SANNAT

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Miei cari impertinenti, cari impertinenti,

Vi invito a prendervi il tempo (dura 20 minuti) per ascoltare Jean-Claude Trichet, l’ex governatore della BCE per sentire tutti i suoi ragionamenti e punti di vista, ma l’essenziale secondo me sta in tre punti principali.

La differenza tra dollaro ed euro.

La pressione fiscale in Francia, che è la più alta tra i paesi sviluppati, è un punto che conoscete a memoria e che non svilupperò in questo testo!

Il fatto infine… che la Francia non è affatto immune dalla crisi del debito, un fatto evidente dal quale vi metto in guardia, per le prossime settimane e mesi che rischiano di vedere materializzarsi una situazione temuta per tutti risparmiatori.

La differenza tra euro e dollaro.

David Jacquot chiede a JC Trichet: perché non dovremmo fare come gli americani, lasciando che i nostri deficit scendano del 7% all’anno, per esempio? Ecco la risposta di Trichet che è molto chiara. “Siamo tutti soggetti a vincoli esterni, non gli americani per il momento, non è il privilegio del dollaro come dicono, l’euro vale il dollaro in termini di valuta, se si vuole che il successo dell’euro sia addirittura assolutamente notevole il problema è che si tratta di una federazione politica completa e quindi hanno una sola firma è la firma del Ministero del Tesoro americano come punto di riferimento dell’insieme se volete mentre noi ne abbiamo in tutti i casi certamente 4 5 6 che pretendono di essere molto Bene
mercati e ovviamente l’OAT francese è molto importante, il Bund tedesco, il Tesoro italiano e quello spagnolo e sfortunatamente tutto ciò ci dà come risultato il fatto che disponiamo di liquidità e profondità della nostra
mercati più deboli.

La Francia non è immune dalla crisi finanziaria.

Per JC Trichet: “La Francia è a un punto cruciale, ora una delle due cose: o prende decisioni che le permettano di evitare di trovarsi nella situazione dei cinque paesi che ho citato oppure non prende decisioni
per evitarlo e poi in questo caso appunto sarà la crisi a fare il lavoro perché nella crisi non si discute più, se vuoi”. Stava parlando della crisi che colpì l’euro più di 10 anni fa durante la crisi greca sotto l’era di Mario Draghi e che quasi portò via la zona euro. Grecia, Spagna, Italia, Portogallo, ricordano i “PIGS”, hanno dovuto essere sostenuti da un massiccio intervento della BCE.

Poi JC Trichet aggiungerà… “Si tratta di evitare di ritrovarci nella situazione dell’Italia, della Spagna, del Portogallo, dell’Irlanda, praticamente tutti gli elementi ci sono affinché quando arriverà il momento un detonatore, se volete, che possa essere un detonatore europeo, detonatore globale si pone un problema geostrategico che spaventa tutti e in questo caso allora è molto probabile che ci troviamo in un pack, un pacchetto molto piccolo di paesi che verranno attaccati”… Vi lascio guardare le notizie attuali e cercare cosa sono i “detonatori” “potrebbe essere!” Purtroppo le possibilità non mancano!

Poi JC Trichet sgancia la sua bomba. “La Spagna non era un paese piccolo. L’Italia era membro del G7 e aveva un debito in sospeso in proporzione al PIL, sfortunatamente per lei, considerevole quindi no, penso che non possiamo ragionare in questo modo La Francia non è immune La Francia ovviamente non è immune da una crisi del debito è ovvio che è accecante ma è bene ricordarlo e inoltre. Anche così, i nostri premi di rischio, cioè gli spread rispetto alla costellazione di altri paesi, continuano a peggiorare, non è molto glorioso avere 5 punti base almeno a 10 anni sopra la Spagna, ancor meno 30 punti base sopra il Portogallo per non parlare di 40 punti base sopra l’Irlanda”

Lo hai capito.

Tutti lo hanno capito.

Sebbene fosse impensabile, una crisi finanziaria che colpisse la Francia non è diventata né certa né probabile. È diventato possibile ed è già abbastanza serio.

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Elenco nel dettaglio tutti questi segnali deboli e forti che mostrano il drammatico stato delle nostre finanze pubbliche. Condivido con voi anche gli accorgimenti da adottare per evitare di perdere tutto. Avrete anche tutte le note e i flash necessari a seconda dell’evoluzione della situazione finanziaria del nostro paese e delle discussioni nell’Assemblea nazionale sul bilancio e quindi sugli sviluppi fiscali che colpiranno i nostri portafogli. Sarò al tuo fianco in questi tempi complicati per aiutarti a capire meglio cosa sta succedendo, cosa si sta decidendo e come adattare e proteggere ciascuno dei tuoi “tesori”, grandi e piccoli, conquistati con fatica. Per tutti c’è il video del notiziario soffitta della settimana dedicato a questo argomento e l’analisi di quanto Fitch ha appena scritto sul nostro Paese.

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È già troppo tardi, ma non tutto è perduto.

Preparati!

Carlo SANNAT

“Insolentiae” significa “impertinenza” in latino
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“Volendo soffocare le rivoluzioni pacifiche, rendiamo inevitabili le rivoluzioni violente” (JFK)

“Questo è un articolo ‘presslib’, cioè non riproducibile in tutto o in parte a condizione che questo paragrafo sia riprodotto successivamente. Insolentiae.com è il sito sul quale Charles Sannat parla quotidianamente e fornisce un’analisi impertinente e senza compromessi delle notizie economiche. Grazie per aver visitato il mio sito Puoi iscriverti gratuitamente alla newsletter quotidiana su www.insolentiae.com. »

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