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il direttore generale della Coopérative U propone di tassare più pesantemente i prodotti zuccherati per contribuire all’acquisto di frutta e verdura

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In un rapporto dell’Istituto Montaigne, reso pubblico mercoledì, gli amministratori delegati dei grandi gruppi alimentari chiedono tasse più alte sui prodotti zuccherati.

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Pubblicato il 16/10/2024 07:36

Aggiornato il 16/10/2024 07:36

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Dominique Schelcher, il capo di Système U, davanti a uno dei suoi marchi a Fessenheim, il 25 febbraio 2022. (VINCENT VOEGTLIN / MAXPPP)

Per lottare contro l’insicurezza alimentare, tre amministratori delegati di grandi gruppi alimentari, in particolare il capo della Coopérative U Dominique Schelcher, chiedono un aumento delle tasse sui prodotti zuccherati per finanziare l’attuazione di un assegno di 30 euro per i più precari acquisto di frutta e verdura, in un rapporto dell’Istituto Montaigne sul divario alimentare reso pubblico mercoledì 16 ottobre e al quale ha avuto accesso Inter.

“In trent’anni, il tasso di obesità è raddoppiato tra gli adulti ed è quadruplicato tra i 18-24enni”, rileva l’Istituto Montaigne nel suo rapporto, ricordandolo “le famiglie più povere consumano in media la metà della frutta e della verdura rispetto al resto della popolazione”.

Per rispondere a queste divisioni alimentari, tre amministratori delegati di gruppi alimentari, il capo della Coopérative U Dominique Schelcher, Cécile Béliot, il capo della BEL (Babybel, La Vache qui rit o anche Pom’Potes) e il capo del Sodexo Bruno Vaquette, hanno pubblicato in questo rapporto una serie di raccomandazioni. I tre amministratori delegati hanno partecipato allo sviluppo del rapporto in qualità di presidenti del gruppo di lavoro.

Chiedono in particolare di aumentare l’aliquota IVA al 20%, rispetto al 5,5% o al 10% di oggi, sui prodotti più dolci. “Non basta più solo formare o informare il consumatore, ma occorre agire a livello globale e attraverso politiche pubbliche fino alla tassazione speciale su un certo numero di prodotti dolci”dichiara Dominique Schelcher a France Inter.

L’applicazione di questa nuova aliquota IVA, che aumenterà le entrate dello Stato di 1,2 miliardi di euro all’anno, consentirebbe quindi di finanziare “un assegno da 30 euro al mese per i 4 milioni di francesi più poveri, offrendo la possibilità di acquistare quattro porzioni di frutta e verdura al giorno”precisa la relazione. “L’Istituto Montaigne raccomanda di introdurre questo controllo temporaneamente, fino al 2027, con una valutazione della sua efficacia a questa data per decidere la sua eventuale estensione”conclude la relazione.


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