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“Forte crescita” nei progetti di cattura e stoccaggio del carbonio nel 2024

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Ginevra (awp/afp) – I progetti industriali di cattura e stoccaggio di C02 (CCS) hanno registrato una “forte crescita” dal 2017, con ora 628 progetti in tutto il mondo, secondo un rapporto di martedì del Global CCS Institute, un’organizzazione che promuove queste tecnologie destinate a lento riscaldamento globale.

Al 24 luglio 2024, 50 di questi progetti erano operativi, 44 in costruzione e 534 in sviluppo, con un incremento del 60% in un anno, spiega in dettaglio il rapporto 2024 di questo think tank.

Rappresentano una capacità di cattura cumulativa di 416 milioni di tonnellate all’anno, in “forte crescita negli ultimi 7 anni”, specifica il documento, i cui dati risalgono al 24 luglio.

Dalla pubblicazione del rapporto 2023, sono stati aggiunti 237 nuovi progetti di impianti di cattura e stoccaggio del carbonio.

“L’industria CCS sta maturando ed evolvendo rapidamente, catalizzata dalla collaborazione globale, dal sostegno politico sostenuto da parte dei governi e dall’azione del settore basata su decenni di esperienza condivisa”, ha commentato Jarad Daniels, direttore generale del Global CCS Institute.

La cattura e lo stoccaggio del carbonio consiste nel catturare le emissioni in uscita dalle fabbriche (centrali elettriche, cementifici, altiforni, ecc.), prima che entrino nell’atmosfera. La CO2, il principale gas serra responsabile del riscaldamento globale, viene poi iniettata in profondità nei serbatoi geologici o, in alcuni casi, riutilizzata.

Un totale di 79 impianti di cattura sono operativi o in costruzione nei seguenti settori: bioenergia/etanolo, cemento e calcestruzzo, prodotti chimici, idrogeno/ammoniaca/fertilizzanti, ferro e acciaio, gas naturale/GNL, raffinazione del petrolio, produzione di petrolio, elettricità e calore con gas e carbone, rifiuti.

Secondo l’organizzazione, la CCS ha assunto “notevole importanza” in Europa e nel Regno Unito, che oggi contano 191 progetti commerciali, di cui 5 in attività, grazie in particolare alle politiche pubbliche di decarbonizzazione nell’UE.

Attualmente gli impianti in servizio hanno una capacità di cattura e stoccaggio di 51 milioni di tonnellate di CO2 all’anno (50,5 milioni di tonnellate secondo l’Agenzia internazionale per l’energia IEA a marzo 2024). L’equivalente dello 0,1% delle emissioni annuali globali.

Ma secondo questo “think tank”, “questa cifra è destinata a raddoppiare fino a superare i 100 Mtpa una volta che gli impianti attualmente in costruzione inizieranno a funzionare”.

Questo obiettivo, tuttavia, rimane ben al di sotto di quanto richiesto nello scenario per raggiungere la neutralità carbonica nel 2050: per contenere il riscaldamento globale a 1,5°C rispetto all’era preindustriale, la CCS dovrebbe evitare almeno 1 miliardo di tonnellate di emissioni di CO2 all’anno entro il 2030, stima l’IEA.

afp

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