Gil gallo tornò per Meta. La società madre di Facebook ha presentato Orion, un progetto di occhiali per realtà aumentata che si basa su non meno di sette telecamere per tenere conto dell’ambiente di chi li indossa, ma anche per fornire informazioni sotto forma di ologrammi. Con questo prototipo, in grado di rilevare i movimenti degli occhi e delle mani, riuscirà Meta laddove Google, con i suoi occhiali ritenuti troppo invadenti, non riuscì a convincere nel 2012?
Un’altra scommessa, la società madre di Facebook ha appena presentato Movie Gen, uno strumento «testo in video» anch’esso ancora allo stato di ricerca. Paragonabile, per certi aspetti, al software Sora lanciato dal suo concorrente OpenAI, Movie Gen promette di produrre video di sedici secondi in 1080 p a partire da un semplice comando di testo.
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Movie Gen dovrebbe anche essere in grado di generare musica o effetti sonori sincronizzati con i contenuti video. Vuoi festeggiare il compleanno del tuo migliore amico creando una clip in cui si ritrova, travestito, a nuotare accanto ad un magnifico ippopotamo? Ciò sarà presto possibile, a patto di rispettare i diritti d’autore – Meta spiega di aver addestrato Movie Gen su un set di “dati concessi in licenza e disponibili al pubblico” – proprio come l’ego della persona che vuoi compiacere…
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