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800 CV e 950 Nm di coppia per il SUV familiare più entusiasmante

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Per decenni, le Lamborghini sono state oggetto di sogni. Ma se è ovvio che per una questione di prezzo il brand italiano non è mai stato mainstream, ha anche sofferto di un’offerta troppo limitata per crescere. In effetti, a parte qualche tentativo di realizzare auto più pratiche in cui vivere (Jarama, Espada, 4×4 LM002, ecc.) per ospitare più di un paio di egoisti, i suoi tori sono sempre stati essenzialmente macchine ultra esclusive equipaggiate al top. di un dannato personaggio.

Tutto cambiò circa vent’anni fa con l’arrivo della Gallardo, la prima Lambo “facile da guidare”, e ancor di più con quella che da allora è diventata il best-seller assoluto della casa transalpina, la Urus. Dalla sua apparizione nel 2017, è abbastanza semplice, lo stabilimento di Sant’Agata Bolognese è passato da 3.815 auto vendute nell’anno a più di 10.000, un traguardo simbolico, lo scorso anno! Inutile dire che questo toro somiglia ad una gallina dalle uova d’oro e che il suo restyling è stato accurato. Le aspettative sono alte, con un portafoglio ordini già pieno fino alla fine del 2025!

Un restyling più profondo di quanto sembri

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La Lamborghini Urus diventa ibrida plug-in.©Lamborghini

Cofano, scudi, ottica e firma luminosa: il team di design Lamborghini si è rimboccato le maniche per rendere visibile il restyling della Urus. Abbastanza per attirare clienti che tendono ad annoiarsi. Il risultato è sicuramente spettacolare ma un po’ meno torturato rispetto alla versione precedente. In ogni caso, la macchina impressiona ancora altrettanto con le sue dimensioni mostruose: 5,12 m di lunghezza, 2,02 m di larghezza per 1,64 m di altezza, questo toro può ospitare una famiglia e ha una corporatura più adatta ai grandi spazi americani che ai vicoli Vecchia Europa. E per chi non è un tipo timido e ama farsi vedere da lontano, Lamborghini offre come sempre un’infinita tavolozza di personalizzazione con il suo programma Ad Personam con colori vivaci sia all’esterno che all’interno e scelta di materiali variegati.

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Posizione di guida della Lamborghini Urus.©Lamborghini

A questo proposito anche gli interni si stanno evolvendo, soprattutto lato schermo. Quello posizionato al centro ha ora lo stesso formato del contatore digitale (12,3 pollici) e adotta un’interfaccia rivisitata pur essendo disposto in modo tale da evocare una somiglianza familiare con l’ultimo Revuelto. A meno che non si tratti di un collegamento al mondo aeronautico che ricorda il tradizionale pulsante Start nascosto sotto una serratura rossa come un lanciamissili, o addirittura comandi basculanti che ricordano le leve dell’acceleratore di un aereo. Ma durante questo intervento la Lamborghini non si è accontentata di ringiovanire solo ciò che si vede. Anche alcuni organi della bestia sono stati rimodellati per rendere l’esperienza di guida ancora più forte.

Nuove funzionalità oltre al motore ibrido plug-in

L’ibrido è ormai il cavallo di battaglia di Lamborghini. Dopo il mozzafiato Revuelto, di cui trovate la prova qui, e in attesa del promettente Temerario che sostituirà l’Huracan, anche l’Urus si sta convertendo ad esso. Come al solito, il costruttore italiano non ha fatto nulla di mezze misure con un SUV qui che sviluppa 800 CV e 950 Nm di coppia cumulativa ricavati dal matrimonio tra il V8 4.0 biturbo e un motore elettrico integrato nei rapporti del cambio automatico a otto velocità. Le prestazioni sono ovviamente da capogiro con una velocità massima di 312 km/h e soprattutto uno 0 a 200 in soli 11,4 secondi!

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La Lamborghini Urus ibrida plug-in sviluppa 800 CV.©Lamborghini

E grazie alla batteria da 25,9 kWh alloggiata nella parte posteriore (sotto il bagagliaio), questo toro può viaggiare anche fino a 135 km/h utilizzando la sola energia elettrica, senza rumore, e secondo Lamborghini per 60 km in ciclo di omologazione WLTP.. Ma il produttore italiano non si è fermato qui. Sono inclusi anche il differenziale centrale meccanico Torsen sostituito da una frizione multidisco per la trazione integrale, il differenziale posteriore elettronico rivisitato con funzione Torque Vectoring per rinforzare lo sterzo della ruota posteriore e impostazioni elettroniche ottimizzate, il tutto per un piacere di guida ancora più presente, per non dire bluffare.

Una vera Lambo, per tutta la famiglia

L’acqua bagna, il fuoco brucia….una Lamborghini spinge fortissimo. Tanto vale sbarazzarci subito delle banalità legate a questo Urus SE. Ovviamente, con una tale potenza, il SUV italiano offre prestazioni di prim’ordine che danno addirittura la sensazione al volante che l’auto si impenna quando si accelera. E che paesaggio sonoro con, ci si chiede come, un livello di decibel che ti renderebbe sordo come un fonometro omologato. Ma se alcuni produttori, in particolare quelli di veicoli elettrici, pensano che l’esclusività di un oggetto rotolante sia legata esclusivamente alla sua capacità di accelerare in linea retta, in questo caso non è così ed è da qui che deriva tutto il fascino e l’esclusività di la famosa etichetta italiana.

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Banchetto della Lamborghini Urus.©Lamborghini

La prima qualità della sua Urus è innanzitutto, a patto di avere in mente la bussola, quella di essere molto facile da guidare. Sterzo diretto ma non troppo coinvolgente, cambio automatico fluido quando si rimane sul più sensato dei programmi di guida (chiamato Strada) che permette di scegliere tra guida 100% elettrica o ibrida, la Urus SE ha tutte le caratteristiche dell’auto familiare ideale .argento con i suoi accoglienti sedili posteriori e il suo ampio bagagliaio. Tanto più che se non si può parlare di morbidezza, le sospensioni pneumatiche risparmiano i difetti della strada. Ma non è questa la sua qualità primaria…

Divertimento a tutti i livelli per tutti i livelli!

I SUV non sono la tazza di tè di ogni guidatore, compreso il sottoscritto. Dopo aver provato questa Urus, devo ammettere che, anche se sarò fortunato, non cederò comunque alla tentazione ma che invidierei il conducente (il 13% dei clienti sono clienti!) dell’Urus. Fin dalla prima curva, senza nemmeno andare veloce, questo colosso impressiona per la sua agilità e per un peso, seppure colossale (2,5 tonnellate a secco), cancellato come per magia. E’ molto semplice, al volante di questa macchina si ha l’impressione di essere al volante di una piccola e iperagile GTI a quattro ruote motrici che vuole solo giocare scivolando dal posteriore senza mai intimidirsi.. Naturalmente dietro questo miracolo non c’è magia ma tecnologia. Oltre ai miglioramenti tecnici, è soprattutto l’elettronica, con un nuovo algoritmo che gestisce in modo più fine il controllo della vettura, permettendo ad esempio di regolare finemente il dosaggio della coppia da inviare agli assali (il motore elettrico in questo ruolo viene utilizzato il motore) in modo che la guida dell’auto sia istintiva e mai artificiale.

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La Lamborghini Urus SE è uno dei SUV più pazzi da guidare.©Lamborghini

Il Torque Vectoring funziona anche di concerto con lo sterzo della ruota posteriore per spingere ancora oltre le leggi della fisica e grazie allo sterzo comunicativo, il capitano è connesso alla macchina senza alcun filtro. È semplicemente pazzesco, soprattutto perché abbiamo anche avuto la possibilità di provare questa Urus su una tipica pista da rally su sabbia, con un programma di guida dedicato che ti permette di sentirti un pilota, o addirittura, senza avere paura, di guidare per lui reale facendo grandi derive con una facilità sconcertante. Ovviamente, pochi clienti metteranno il loro Urus in tali condizioni. Ma questo dimostra che l’esclusività ci tiene a mettere a punto il suo lavoro fin nei minimi dettagli e su questo punto Lamborghini ne fa una copia quasi perfetta. Il discorso vale anche per la frenata, assicurata da enormi dischi carboceramici e che qui sfugge alla malattia degli ibridi plug-in, con il pedale che offre consistenza e mordente costante.

Il bilancio

Non ti diremo il prezzo, non ha senso. Ma se è ovviamente stratosferico – più di 200.000 euro per non parlare delle varie e variegate tasse del nostro “caro” Paese – è anche quello di una macchina che flirta con l’eccellenza. Bravo Lambo!

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