DayFR Italian

“Accetteremo l’infinito aumento del QI di ChatGPT a scapito del nostro? »

-

UN scopri le interviste e i video dei pionieri della moderna intelligenza artificiale (AI), tra cui Geoffrey Hinton, chiamato esageratamente suo “padre”, sembra che un illustre scienziato sia diventato l’uomo da uccidere, un vero e proprio spaventapasseri e un bersaglio ideale ormai obsoleto : il linguista Noam Chomsky.

Ricordiamo che questo, gli ultimi Mohicani originari dell’IA, quelli degli anni ’50 e ’60, proponevano una visione del linguaggio ancorata a un insieme di regole astratte, sepolte nelle nostre connessioni neuronali e possedute dagli esseri umani fin dalla nascita.

Sono queste stesse regole, soprattutto quelle responsabili della grammatica e della sintassi delle lingue, che ha cercato di spiegare ed estrarre per riprodurle, idealmente, in un software responsabile della comprensione e della produzione dei testi.

Il dibattito sull’origine delle regole linguistiche

Per favore, non buttiamo l’acqua dell’IA originale con il piccolo Chomsky, perché sono ancora queste stesse regole sintattiche che troviamo all’opera nei correttori grammaticali degli elaboratori di testi, o nell’origine dei linguaggi di programmazione a cui l’IA deve , nonostante tutto, la sua nascita. Anche se ChatGPT, che deve loro tutto, potrebbe far sparire i programmatori domani!

Quando Noam Chomsky divenne lo scienziato celebrato per il suo studio e la comprensione della nostra pratica del linguaggio, si trovò contrario, quasi cinquant’anni fa, al centro Royaumont, dal 10 al 13 ottobre 1975, ad un’altra fantastica figura intellettuale dell’epoca, lo psicologo cognitivo svizzero Jean Piaget (1896-1980). Al di fuori della cerchia ristretta dei linguisti, questo dibattito ha segnato notevolmente l’epopea della filosofia contemporanea.

Leggi anche | Articolo riservato ai nostri abbonati Appena laureati, già ricercati, i giovani ingegneri dell’intelligenza artificiale stanno iniziando una fiorente carriera

Aggiungi alle tue selezioni

Questi due leader di pensiero non erano d’accordo sull’origine delle regole linguistiche – universali e innate per Chomsky, apprese essenzialmente attraverso l’esperienza e la pratica per Piaget. Ciò su cui quest’ultimo ha insistito per tutta la sua esistenza è la straordinaria capacità e plasticità del nostro cervello (soprattutto quello dei bambini) al fine di far emergere le astrazioni (come la sintassi) necessarie alla percezione, alla comprensione e all’appropriata padronanza di questa realtà che ci circonda. .

Somiglianze concettuali e astrazioni fondamentali

I concetti e le astrazioni necessarie al bambino per “praticarsi” con questo mondo e il linguaggio che gli permette di descriverlo e comunicarlo, vengono gradualmente appresi in quanto gli permettono di correggere gli errori e di dare un senso alle regolarità che si nascondono dietro la sua esperienza. del mondo.

Ti resta il 59,91% di questo articolo da leggere. Il resto è riservato agli abbonati.

Related News :