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Il primo cervello complesso mappato: quello di una mosca

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Mathilde Fontez, caporedattrice della rivista Epsiloon,(Nuova finestra), evoca oggi una vera e propria impresa appena annunciata sulla prestigiosa rivista scientifica Natura.

franceinfo: I ricercatori hanno mappato un intero cervello, il complesso cervello di una mosca?

Matilde Fontez: Sì, è stato raggiunto un tour de force consorzio di quasi 300 ricercatori: tutti i neuroni del cervello e tutte le sinapsi – queste connessioni tra neuroni – sono stati fotografati ed etichettati uno per uno.

Prima di allora, il cervello era già stato mappato, ma era quello di un verme, il verme C. elegans: 302 neuroni. E quello di una larva di mosca: 3000 neuroni. Questo è il cervello di una mosca adulta: ha 140.000 neuroni e 54 milioni di sinapsi. Questa è la prima mappa di un cervello complesso.

La mosca è considerata un animale complesso?

Sì, è un animale sofisticato: capace di apprendimento, di decisione, di interazioni sociali. Mappare il cervello sembrava inaccessibile solo pochi anni fa. Ci è voluta pazienza: i ricercatori hanno scattato 21 milioni di immagini utilizzando un microscopio elettronico, con una risoluzione nell’ordine dei nanometri.

E questi ricercatori hanno utilizzato l’intelligenza artificiale per ricostruire da lì la struttura del cervello in 3D. Il cervello in tutti i suoi dettagli, in tutte le sue connessioni: lo chiamano i ricercatori “connettoma”. Con questa mappa diventa possibile identificare i neuroni importanti, i nodi della rete. Possiamo seguire l’intero circuito informativo nel cervello.

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Una ricostruzione connettomica dell’intero cervello di una mosca, cioè di tutte le connessioni neuronali nel cervello di una mosca adulta.
– NATURA

Speriamo di capire meglio come pensano le mosche?

Sì, questa mappa è ora disponibile per i ricercatori. Possono usarlo per testare i loro modelli, verificare, interpretare i loro esperimenti. Questo è già iniziato: 9 articoli scientifici sono stati pubblicati contemporaneamente alla mappa. Hanno iniziato a esaminare i percorsi di elaborazione del gusto: ad esempio, come lo zucchero o l’acqua attivano la sensazione di fame nella mosca e innescano il movimento.

Anche la vista: hanno confermato che le mosche vedono contemporaneamente davanti a sé e il cielo sopra la testa. Navigazione: guidano il loro volo in relazione alla luce del Sole. Presto sapremo tutto sulle mosche! E più in generale come funziona un cervello: la mosca è un animale modello, non è poi così lontano da noi. Abbiamo il 60% dei geni in comune.

Le due pubblicazioni principali:

https://www.nature.com/articles/s41586-024-07558-y

https://www.nature.com/articles/s41586-024-07686-5

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