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Possiamo fare a meno di un antivirus su Windows e Mac?

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Se le minacce sono sempre più presenti su Internet, si pone la questione dell’utilità di un antivirus di fronte agli sforzi di Microsoft per migliorare il suo strumento direttamente integrato in Windows.

Forse non lo sai, ma Windows include un antivirus dal 2006. Quasi vent’anni fa, Microsoft ha lanciato Microsoft Defender su Windows XP, presentato per la prima volta come software per combattere i programmi che spiano le azioni dell’utente, ad esempio per ripristinarli le proprie credenziali di accesso.

Un antivirus gratuito integrato in Windows è sufficiente?

Deriso all’inizio, l’antivirus di Microsoft è stato ampiamente revisionato nel corso degli anni, integrando la suite Microsoft Security Essentials di Windows 8. Il suo obiettivo è monitorare il tuo sistema operativo per rimuovere spyware e virus che possono rimanere lì gratuitamente. L’azienda lo ha finalmente aggiunto automaticamente a Windows senza che l’utente debba fare nulla, in particolare all’interno di Edge, il browser dell’azienda che ha sostituito Internet Explorer.

Dispone inoltre di protezioni aggiuntive rispetto al suo debutto, come la protezione contro i ransomware.

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Microsoft Defender, il software gratuito per Windows, è integrato nel sistema operativo e funziona in background © Tech&Co

Microsoft Defender è facilmente accessibile dal menu Start ed è nascosto dietro il nome “Sicurezza di Windows”. Nella maggior parte dei casi funziona senza che tu debba fare nulla, scansionando regolarmente i tuoi spazi di archiviazione per evitare che malware causi problemi. Tuttavia, puoi eseguire manualmente una scansione completa.

Ma Microsoft Defender non è l’unica difesa disponibile. Nel corso degli anni e con l’aumento delle minacce presenti sul web, i browser stessi si sono dotati di potenti misure di sicurezza per evitare che un utente venga truffato. Possiamo così contare su una lista nera di siti di Google o Microsoft, ma anche di Apple, senza contare sulla generalizzazione dell’HTTPS, che permette di beneficiare di una connessione cosiddetta “sicura”.

Microsoft Defender, ma anche software anti-malware come Malwarebytes e un browser aggiornato sono ancora sufficienti per sostituire una suite antivirus a pagamento come Norton o Bitdefender? La domanda merita di essere posta in un momento in cui le minacce sono rivolte più alle aziende che raccolgono dati che agli utenti stessi.

Da un sondaggio del 2021 della Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA), risulta che la maggior parte dei malware odierni cercano principalmente di recuperare i dati delle vittime attraverso la disattenzione, ad esempio con un’e-mail o un SMS che finge di essere un servizio. Sebbene un antivirus possa dirti che il collegamento è sospetto, non è infallibile.

Le minacce hanno cambiato obiettivi

E contrariamente a quanto si potrebbe credere, l’antivirus integrato di Windows non può fare tutto. Per rafforzare la propria offerta, gli antivirus a pagamento oggi includono soluzioni aggiuntive che potrebbero attrarre un certo pubblico. Pensiamo in particolare alle VPN, che permettono di nascondere la propria identità sul web utilizzando un indirizzo IP di un altro Paese.

Soprattutto, le soluzioni antivirus di terze parti generalmente forniscono l’accesso a un sistema avanzato di controllo parentale o addirittura a un gestore di password. Se non ti piace l’idea di archiviare tutto sui server Microsoft o Google, gli antivirus, teoricamente molto più sicuri sotto questo aspetto, possono quindi rivelarsi una valida soluzione.

Che si tratti di Norton, Bitdefender o Avast, è nei dettagli delle offerte che troviamo caratteristiche degne di nota: la protezione contro il mining di criptovalute è una di queste, così come il monitoraggio dei tuoi dati sul web e nel dark web per sapere se sei sono a rischio di tentativi di phishing. Norton include anche soluzioni specifiche per i giocatori, ad esempio contro gli attacchi Denial of Service (DDoS) che a volte vengono utilizzati dagli hacker durante i giochi online.

Già nel 2020 il New York Times si interrogava sull’utilità di un antivirus a pagamento rispetto alla soluzione gratuita di Microsoft. La risposta non era così scontata come oggi, quando l’azienda americana ha aumentato il numero di aggiornamenti, rendendo il suo software molto più efficiente di prima.

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L’antivirus Windows offre molte opzioni di scansione in tempo reale © Tech&Co

Su Mac, o anche su iPhone, l’osservazione è però molto più implacabile. Vediamo subito che la maggior parte dei giocatori sul campo comunica poco sull’argomento. Da un lato Apple approfitta della chiusura dei suoi sistemi operativi per preservare il più possibile l’utente – la maggior parte passerà quindi attraverso l’ambiente teoricamente più sicuro dell’App Store, dall’altro le numerose protezioni integrate di default in macOS consentono già di evitare tentativi dannosi.

Insomma, anche se oggigiorno per un utente medio può sembrare logico rinunciare completamente ad un antivirus “premium”, bisogna comunque restare attenti a cosa si scarica e ai siti che si visita. Scansionare periodicamente il tuo sistema operativo con altri strumenti, come Malwarebytes o utilizzare un gestore di password, può essere una buona soluzione di backup per aiutare con il software integrato in macOS o Windows, e questo, senza interferire con le prestazioni della macchina.

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