Rischiate di avere una spiacevole sorpresa la prossima volta che acquisterete uno smartphone: dopo il kit pedonale, scomparso dal 2022, nella confezione non verrà più fornito un accessorio pur essendo indispensabile.
Probabilmente anche tu te ne sarai accorto: sta diventando sempre più raro trovare un caricabatterie nella confezione di un nuovo smartphone. Molto spesso la confezione contiene solo il telefono ed un cavo. A volte lo slot del caricabatterie è lì, ma vuoto. Frustrante. Apple ha dato il via a questa scomparsa qualche anno fa, seguita da Samsung e, poco a poco, dalla maggior parte degli altri produttori di smartphone. Alcuni marchi come Motorola, Xiaomi o Realme continuano a fornire un caricabatterie su alcuni modelli, ma questo non durerà a lungo.
Diverse ragioni spiegano questa scomparsa dei caricabatterie nella confezione dei nuovi smartphone. Il primo è ovviamente economico. Un accessorio in meno da fornire significa per il produttore un risparmio di qualche euro per unità. E quando sappiamo che certi modelli vendono diversi milioni di esemplari, il calcolo è presto fatto!
Ovviamente non è questa l’economia ad essere messa in risalto ma l’ecologia. Basandosi sul principio che ormai tutti hanno un caricabatterie, non è più necessario consegnarne uno nuovo insieme al dispositivo per ridurne il costo ecologico (produzione, trasporto, ecc.) e ridurre il volume dei rifiuti elettronici.
A questa tendenza e a queste ragioni si aggiunge un altro fattore. È legato all’adozione obbligatoria del caricabatterie universale (USB-C) e alle indicazioni che devono comparire sulle confezioni dei dispositivi elettronici (leggi il nostro articolo). Infatti, nel decreto n°2023-1271 del 27 dicembre 2023 e nel suo decreto di attuazione (che recepisce la normativa europea nel diritto francese), si precisa all’articolo R. 20-11-1.-I che “a partire dal 28 dicembre 2024 “Quando un operatore economico (un produttore – ndr) offre ai consumatori e agli altri utenti finali la possibilità di acquistare le apparecchiature radio menzionate nell’articolo R. 20-3-1 accompagnate da un dispositivo di ricarica, offre loro la possibilità di acquistare tali apparecchiature radio senza la ricarica del dispositivo di ricarica “.
Una manna quindi per i produttori che possono nascondersi dietro il decreto di non fornire più un caricabatterie con i propri dispositivi mantenendo la coscienza pulita (a patto che questa assenza sia chiaramente indicata sulla scatola). A parte i modelli già in vendita e corredati di caricabatterie, dalla fine del 2024 ci sono buone probabilità che i produttori salteranno definitivamente questo accessorio.
Questo è ciò che ci ha suggerito Xiaomi. Sarebbe infatti necessario proporre due box diversi (uno con caricatore, l’altro senza) e quindi moltiplicare le referenze. Oppure, come alcuni produttori, “regalano” il caricabatterie separatamente, come regalo. Ma stai tranquillo, la piccola etichetta sulla scatola ti dirà quale caricabatterie utilizzare o acquistare. E se il dispositivo prevede la ricarica rapida proprietaria, dovrete spendere qualche decina di euro in più per ottenerla!
Per il momento i principali prodotti interessati sono smartphone e tablet; Da molto tempo cuffie, auricolari e altri e-reader, anch’essi menzionati nel decreto, vengono consegnati senza caricabatterie. Ma anche i portatili dovranno seguire questa strada dal 26 aprile 2026.
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