Su Google Maps, un internauta scopre un cratere che potrebbe essere quello di un meteorite
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Su Google Maps, un internauta scopre un cratere che potrebbe essere quello di un meteorite

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Si prevede che un team di scienziati visiterà il sito entro il 2025 per verificare questa ipotesi.

Navigando su Google Maps, puoi trovare qualsiasi cosa. Joël Lapointe stava pianificando la sua vacanza nella regione Côte-Nord del Quebec utilizzando Servizio di immagini satellitari di Googlequando una strana formazione geologica lo incuriosì, riferisce la CBC.

Nei pressi del lago Marsal, a un centinaio di chilometri dalla costa del golfo di Saint-Laurent, possiamo infatti vedere un pozzo di 15 chilometri di diametro sull'applicazione Google.

“Una topografia molto evocativa di un impatto”

Senza ulteriori indugi, ha deciso di indagare. Per farlo, ha contattato degli esperti, tra cui Pierre Rochette, docente e ricercatore presso il Centre for Research in Environmental Geosciences (Cerge) di Aix-en-Provence. Lo specialista ritiene che potrebbe trattarsi di un cratere meteoritico precipitato sulla Terra tra 40 e 450 milioni di anni fa.

“La topografia è molto suggestiva di un impatto”, ha osservato per la CBC. Analizzando campioni raccolti nell'area, ha scoperto abbondanti magnetite, zirconi, solfuri e silicati. Tutti questi minerali sono sufficienti a supportare l'ipotesi di un impatto meteoritico.

Ma non tutti gli esperti sono così entusiasti.

“Con Google Earth, è molto facile trovare strutture circolari o semicircolari. Nove volte su dieci, non sono crateri”, ha detto alla CBC Gordon Osinski, professore di scienze della terra alla Western University.

Sebbene ritenga che questo sito “non sia ancora una prova inconfutabile”, è abbastanza promettente da spingere gli scienziati a studiarlo.

Un team francese di Cerege dovrebbe recarsi sul sito del cratere per verificare l'ipotesi. Il loro obiettivo: rilevare la presenza di “coni di scoppio”, tipici dell'esistenza di un cratere. Se la teoria fosse confermata, sarebbe una “scoperta importante”, si entusiasma Pierre Rochette.

Ricordiamo che l'ultimo cratere di queste dimensioni è stato scoperto nel 2013. Potrebbe consentire agli scienziati di comprendere meglio la creazione della Terra e l'origine dei materiali che la compongono.

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