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“Non sappiamo più cosa fare”: questa zona residenziale di Tolone cerca disperatamente un medico

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I calzolai sono spesso i peggiori. In un quartiere che ospita l’agenzia sanitaria regionale, l’ospedale Sainte-Anne, alcuni residenti non sanno più come prendersi cura di sé stessi.

La settimana scorsa, durante la riunione del comitato d’interesse locale di Claret, un abitante di Valbourdin ha addirittura interrogato i rappresentanti eletti su questo argomento.

“L’ultimo medico di base del nostro quartiere è malato. Non tornerà al lavoro. Non sappiamo cosa fare. Come faremo a ricevere le cure?” Una preoccupazione che ha trovato eco tra i residenti presenti nella sala.

Un problema generico

Sebbene il problema non riguardi esclusivamente questa parte di Tolone, secondo i residenti locali sta diventando critico.

“Sappiamo che un certo numero di medici andranno in pensione, ha affermato il vicesindaco Geneviève Levy. Non è propriamente una nostra responsabilità, anche se possiamo sempre sensibilizzare la professione medica”.

Un centro sanitario per attrarre professionisti?

Parte della soluzione potrebbe essere trovata sul lato dell’isola delle miniere di carbone. Una landa desolata industriale situata in fondo ad Avenue de Claret.

In questo edificio, i farmacisti vicini vorrebbero creare un centro sanitario. Vanessa Hanna, Stéphane Hanna e Édouard Allemand stanno maturando questo progetto da diversi mesi. Sono in prima linea per vedere quanto sia difficile ottenere cure, “come ovunque nel territorio”.

L’idea in questo caso sarebbe quella di riunire diversi professionisti sanitari in un approccio multidisciplinare. “Potrebbero esserci medici ma anche infermieri, fisioterapisti, podologi…”spiega Vanessa Hanna.

I tre soci ci assicurano che una tale struttura è… “vincente per tutti”I professionisti sono sempre più attratti da questo tipo di raggruppamento che semplifica le loro procedure.

Per quanto riguarda i pazienti, non solo trovano uno spazio in cui ricevere cure, ma anche diverse discipline nello stesso posto.

“Oggi il municipio ci sostiene. Ma non tutto è nelle sue mani. Le procedure sono lunghe ma stanno seguendo il loro corso.”dice il farmacista.

Non è ancora stata fissata una data per il loro completamento.

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