Un orologio Hamilton Boulton per Indiana Jones – Monsieur Vintage

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Un orologio Hamilton Boulton per Indiana Jones – Monsieur Vintage
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La storia automobilistica è costellata di modelli leggendari che hanno catturato l’immaginazione degli appassionati di auto nel corso dei decenni. Tra questi modelli iconici c’è la Mercedes 230 SL Pagode, un’auto che ha lasciato un segno indelebile nel mondo automobilistico. Presentata nel 1963, la 230 SL Pagode conquistò immediatamente i cuori con il suo design elegante, le prestazioni impressionanti e l’incomparabile raffinatezza. Quest’anno compie 60 anni.

Modello Mercedes 230 SL Pagode 1964. Foto di: Lothar Spurzem©-Wikimedia

Mercedes 230 SL Pagode: proporzioni perfette

Succeduta alle prime due mitiche SL del marchio con la stella (300 SL e 190 SL), la 230 SL Pagode fu presentata per la prima volta al Salone di Ginevra il 14 marzo 1963, per essere commercializzata poche settimane dopo, la stesso anno. Perfettamente proporzionata con 4,28 metri di lunghezza, 1,76 metri di larghezza e 1,29 metri di altezza, la vettura non era né troppo lunga né troppo larga. Sulla bilancia pesava 1.295 kg ed era in grado di raggiungere i 200 km/h, spinta da un motore 6 cilindri da 2.306 cc che sviluppava 150 cavalli.

La prima vettura sportiva con telaio di sicurezza

La Mercedes 230 SL Pagode è stata progettata per succedere alla leggendaria 300 SL, rinomata per il suo design all’avanguardia e le prestazioni eccezionali. La 230 SL doveva essere un’auto più economica e pratica, pur conservando le caratteristiche che hanno reso il suo predecessore tanto successo. Dopo le curve degli anni ’50, la 230 SL ha inaugurato una nuova era, quella delle linee più moderne e rigorose, con un hardtop optional che sovrasta stretti montanti.

Dall’agosto 1963, la 230 SL Pagode vinse il rally Spa-Sofia-Liegi, guidata da Eugen Böhringer che coprì i 5.500 km in 90 ore. Segno di ottima affidabilità.

È stata anche la prima auto sportiva al mondo ad essere dotata di un telaio sicuro, composto da zone di deformazione anteriore e posteriore e un abitacolo rigido.

Mercedes 230 SL Pagode modello 1963. Foto di: Mercedes©

Perché questo nome di “Pagoda”?

Il design della 230 SL Pagode era rivoluzionario per l’epoca. Il suo soprannome “Pagoda” era dovuto alla forma unica del suo tetto rigido, che ricordava i tetti dei templi asiatici. Questo tetto era rimovibile, consentendo ai conducenti di godersi le gioie della guida all’aria aperta ogni volta che lo desideravano. La 230 SL presentava anche linee fluide e una carrozzeria slanciata, che le conferivano una presenza inconfondibile su strada.

Una velocità di 200 km/h

Sotto il cofano, la Mercedes 230 SL Pagode presentava un motore a sei cilindri in linea da 2,3 litri, in grado di produrre 150 cavalli. Abbinato a un cambio manuale a quattro marce (o automatico opzionale), il motore permetteva alla vettura di raggiungere velocità impressionanti per l’epoca: 200 km/h. La 230 SL presentava anche sospensioni indipendenti a quattro ruote, che miglioravano la manovrabilità e offrivano una guida più confortevole.

Mercedes 230 SL Pagode modello 1963: una linea semplice e diabolicamente riuscita. Credito fotografico: Mercedes©

La SL entra nell’era del comfort

Oltre che per le prestazioni, la Mercedes 230 SL Pagode si è distinta anche per gli interni lussuosi e sofisticati. La cabina è stata rifinita con materiali di alta qualità, come pelle e legno pregiato, creando un ambiente raffinato ed elegante. L’auto era inoltre dotata di molte caratteristiche innovative per l’epoca, come gli alzacristalli elettrici, un sistema di riscaldamento e una radio AM/FM.

La popolarità di Mercedes 230 SL Pagode è stato immediato, con molti appassionati di auto sportive che si sono innamorati della sua bellezza senza tempo e delle sue prestazioni impressionanti. Nel corso degli anni la vettura è stata migliorata e modificata, con l’introduzione di versioni più potenti e nuove funzionalità. Nel 1967 la 230 SL fu sostituita dalla 250 SL (con più coppia e un impianto frenante migliorato), poi dalla 280 SL nel 1968 (dotata di motore 2,8 litri con una potenza di 170 cavalli), che continuò a perpetuare il eredità della Pagoda.

Uno sguardo senza tempo. Credito fotografico: Mercedes©

Mercedes 230 SL “Pagode”: disegnata da un francese

Tra il 1963 e il 1967, suo ultimo anno di produzione, la 230 SL vendette 19.831 unità (48.912 esemplari per i tre modelli Pagode). Il suo favoloso design è opera di un francese; designer Paul Bracq, che aveva lavorato anche per Citroën, Bmw e Peugeot. Un tratto di matita che si è presto trasformato in un colpo di genio.

Oggi il La Mercedes 230 SL Pagode è diventata un modello molto ricercato da collezionisti e appassionati di auto d’epoca. Il suo design senza tempo e lo status di icona automobilistica ne fanno un simbolo di eleganza e prestigio. I modelli ben mantenuti in buone condizioni possono ottenere prezzi elevati (vedi sotto) nel mercato delle auto da collezione.

La storia della Mercedes 230 SL Pagode è quella di un’auto che è riuscita a catturare l’immaginazione degli appassionati di auto di tutto il mondo. Con il suo design elegante, le prestazioni impressionanti e la raffinatezza incomparabile, la 230 SL ha lasciato un segno indelebile nella storia automobilistica. Oggi continua a suscitare l’ammirazione e il rispetto degli appassionati di auto d’epoca, a testimonianza dell’ingegneria all’avanguardia e dell’eccezionale maestria di Mercedes-Benz.

Modello Mercedes 230 SL Pagode del 1963. Foto di: Mercedes©

Qual è il costo dell’usato?

Data la sua linea, le sue qualità stradali, il suo habitat lussuoso e la domanda che esiste per questa vettura, la Mercedes 230 SL Pagode si vende a caro prezzo. In condizioni “barn find”, un esemplare è stato venduto l’anno scorso a 80.000 euro. Il prezzo medio per procurarsi questo prezioso veicolo è compreso tra 60.000 e 140.000 euro a seconda dell’anno e delle condizioni.

Crédit photo : Mercedes©/Lothar Spurzem-Wikimedia©

Fondatore del sito MONSIEUR VINTAGE il 14 febbraio 2014, Philippe proviene dalla stampa scritta automobilistica: Auto Plus, Sport Auto, Auto Journal, Decision Auto, La Revue Automobile e La Centrale. Collabora inoltre con la rivista EDGAR come responsabile della sezione auto/moto.

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