L’ESSENZIALE
- I ricercatori hanno scoperto che la proteina intestinale RELMb può essere la causa delle allergie alimentari.
- Questa proteina distrugge il microbiota e la tolleranza del corpo agli antigeni alimentari che scatenano le allergie.
- Inibendo RELMb nei topi, hanno ripristinato la loro tolleranza agli allergeni e hanno posto fine all’allergia.
Noci, frutti di mare, uova, latte, arachidi, grano… Ecco i fattori scatenanti delle allergie più comuni. Ma perché? Ricercatori di Ospedale pediatrico di Bostonnegli Stati Uniti, potrebbero aver trovato la risposta: RELMb, una proteina intestinale che, quando presente in quantità significative, modifica il microbiota. Più precisamente, interrompe il RELMb interrompe la tolleranza dell’organismo agli antigeni (sostanza estranea all’organismo, che può innescare una risposta immunitaria per eliminarla) trigger alimentari.
Una proteina che modifica il microbiota intestinale
Durante il loro lavoro, pubblicato sulla rivista Naturai ricercatori hanno scoperto il meccanismo d’azione di RELMb: questa proteina impoverisce principalmente una specie di batteri intestinali che produce carattere. Questi composti – così come i suoi derivati – stimolano la produzione di linfociti T, che riconoscono gli allergeni alimentari e li considerano innocui.
“Abbiamo dimostrato che RELMb era molto presente nei bambini affetti da allergie alimentari, spiega il dottor Talal Chatila, uno degli autori, in a comunicato. In questi bambini gli scienziati hanno notato anche una diminuzione della quantità di indoli e dei suoi derivati. La conseguenza è che i linfociti T non svolgono più la loro funzione, il che spiega l’allergia.
Inibire le proteine per trattare le allergie alimentari
È quindi quando c’è troppa RELMb che può svilupparsi un’allergia alimentare. Ma è possibile controllarne la quantità? Negli esperimenti di laboratorio sui topi, gli scienziati hanno scoperto un modo per inibire RELMb. In effetti, sono riusciti a bloccare la proteina, il che ha avuto diverse conseguenze:
- Stimolazione della produzione di cellule T
- Ripristino della tolleranza dei roditori agli allergeni alimentari
- Fine della loro allergia alimentare
Ed è vero anche il contrario: somministrare più RELMb ai topi non predisposti alle allergie alimentari li ha resi allergici.
Grazie alla loro scoperta, i ricercatori sperano di sviluppare un nuovo trattamento preventivo o curativo che agisca ripristinando la tolleranza del sistema immunitario, anziché limitarsi a trattare i sintomi come quelli che esistono oggi.
“Gli attuali trattamenti contro le allergie alimentari (…) non modificano in modo permanente il decorso della malattia, sottolinea Rima Rachid, una delle autrici. Se i pazienti interrompono questi trattamenti, diventano nuovamente sensibili.“
I ricercatori hanno depositato una domanda di brevetto sulle loro scoperte e ora desiderano effettuare ulteriori studi sugli esseri umani per vedere se RELMb è anche un biomarcatore per i bambini a rischio di allergia alimentare.