Esiste un legame tra il sonno e le malattie neurodegenerative? Uno studio esamina la questione

Esiste un legame tra il sonno e le malattie neurodegenerative? Uno studio esamina la questione
Esiste un legame tra il sonno e le malattie neurodegenerative? Uno studio esamina la questione
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ricerca – Lo studio condotto da Gwenaëlle Catheline mira a confermare l’ipotesi che la scarsa qualità del sonno abbia un ruolo nell’insorgenza della malattia di Alzheimer

E se dormire male aumentasse il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer? In Francia, 900.000 persone soffrono di questa patologia e questa cifra aumenta di anno in anno. Sebbene al momento sia impossibile curare questa malattia neurodegenerativa, i ricercatori stanno cercando di capire come ritardarne l’insorgenza.

Gwenaëlle Catheline è una di queste. Direttore degli studi presso l’Ecole Pratique des Hautes Études (EPHE-PSL), studia da più di dieci anni il legame tra sonno e malattie neurodegenerative. L’insegnante-ricercatore riceve questo mercoledì il Premio Desmaret della Fondazione Pierre Deniker. Grazie a un assegno di 100.000 euro, potrà avviare un vasto studio per verificare o meno la sua ipotesi: il sonno scarso potrebbe, in definitiva, provocare l’Alzheimer?

Sensore MRI e sonno

Per questo progetto Gwenaëlle Catheline e il suo team cercano 500 volontari di età superiore ai 55 anni che possano recarsi a Bordeaux. Analizzeranno i loro cicli del sonno e li collegheranno ai marcatori cerebrali ottenuti mediante l’imaging. “Stiamo utilizzando nuovi metodi di analisi del sistema linfatico mediante la risonanza magnetica”, precisa il ricercatore.

“Per valutare il sonno, utilizziamo tecniche di actigrafia. » Concretamente, i ricercatori daranno a ciascun volontario un orologio, un “misuratore di attività” quando avranno la risonanza magnetica. Dovranno indossarlo per quindici giorni, prima di restituirlo per la raccolta dei dati(…)

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