Astra, l’assistente che vuole superare Siri e Alexa

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L’11 dicembre Google DeepMind ha sollevato il velo su diverse innovazioni, tra cui l’attesissimo Gemini 2.0 e importanti progressi nel progetto Astra. Se questi prodotti non saranno ancora accessibili al grande pubblico, il loro potenziale, delineato durante questa presentazione, potrebbe rafforzare la posizione di Google come uno dei principali attori nel campo dell’intelligenza artificiale.

Sin dal lancio di Gemini 1.0 nel dicembre 2023, Google ha dimostrato la volontà di affermarsi nel campo delle tecnologie multimodali. Questo primo modello, progettato per elaborare simultaneamente dati di diversi formati – testo, immagine, video, suono o anche codice – ha rappresentato un passo importante.

Con Gemini 2.0, l’azienda fa un ulteriore passo avanti, dotando la sua intelligenza artificiale di capacità arricchite destinate a creare agenti intelligenti in grado di interagire con gli utenti svolgendo per loro diversi compiti (in particolare attraverso uno smartphone adatto). Questa nuova versione alimenta anche Astra, un progetto di assistente presentato lo scorso maggio, che mira a superare le funzionalità degli assistenti vocali tradizionali come Siri o Alexa.

Gemini 2.0: l’avvento dei TPU Trillium

Gemini 2.0 si distingue per prestazioni significativamente migliori rispetto al suo predecessore, Gemini 1.5. La sua velocità di elaborazione è raddoppiata e i suoi risultati su benchmark di riferimento come MMLU-Pro (Massive Multitask Language Understanding – Professional) testimoniano la sua potenza, con un aumento di diversi punti sui punteggi di comprensione in diverse aree, come matematica, filosofia o anche la psicologia.

L’efficienza di Gemini 2.0 si affida ai TPU Trillium, la sesta generazione di processori sviluppata da Google. Questi componenti hardware ottimizzano sia l’addestramento che l’inferenza del modello, consentendo un’elaborazione più rapida e una maggiore efficienza.

Per ora, questa versione è accessibile solo a sviluppatori e tester selezionati. Nessuna data di lancio pubblico è stata ancora comunicata. Tuttavia, Google prevede di integrare Gemini 2.0 in molti dei suoi prodotti di punta, a cominciare dal suo motore di ricerca, dove verrà utilizzato nei sistemi “AI Overviews” per riassumere i risultati di ricerca. Una versione più leggera, denominata Gemini 2.0 Flash, è già disponibile al grande pubblico tramite lo strumento Gemini.

Astra: un assistente universale in divenire

Sfruttando appieno le capacità multimodali di Gemini 2.0, Astra facilita interazioni naturali e fluide con l’utente. Risponde alle domande, assiste nell’esecuzione di vari compiti e si affida, se necessario, ai servizi Google come Ricerca, Maps o Lens per arricchire le sue risposte.

Una delle caratteristiche più importanti di Astra è la sua capacità di archiviazione con “intervallo ottimizzato”. In breve, l’assistente ricorda gli scambi passati nell’arco di più sessioni, ma in un periodo relativamente limitato e ben ponderato, che gli consente di adattare le sue risposte al contesto e alle esigenze specifiche dell’utente senza esagerare i riferimenti. Ciò andrebbe quindi ad aggiungersi ad una capacità di archiviazione a lungo termine, come quella di ChatGPT.

Vedi anche

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In una demo rilasciata da Google, il sistema mostra una fluidità impressionante, come mostrato nel video qui sotto. Restano però le critiche. Un giornalista di Revisione della tecnologia del MITche ha avuto l’opportunità di testare Astra, sottolinea “notevoli carenze” ed evoca un “abisso” tra le promesse delle manifestazioni e la realtà.

Video presentazione del progetto Astra:

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