La sua maglietta indossata alla maratona di Losanna, un approccio vano

La sua maglietta indossata alla maratona di Losanna, un approccio vano
La sua maglietta indossata alla maratona di Losanna, un approccio vano
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Sogna una bandiera rossa, con una croce bianca e un accento svizzero, ma per il momento Vincent Dufour deve ancora attraversare la frontiera lussemburghese ogni mattina per andare al lavoro. Questo frontaliero francese, 35 anni, residente a Thionville, non ha nulla contro il Granducato dove lavora da otto anni come receptionist aziendale, “va tutto molto bene, il lavoro mi piace”, è solo che l’amore ha bussato alla porta e che la sua vita ora è progettata altrove. La sua compagna vive nella Franca Contea, in Francia vicino alla Svizzera, e lui ha una sola ossessione: raggiungerla.

Il 27 ottobre ha attirato l’attenzione durante la maratona di Losanna, dove si è presentato sulla linea di partenza indossando una maglietta originale ornata da un codice QR che collegava al suo profilo su LinkedIn . Un CV vivente per dimostrare la determinazione del giovane. «L’ho visto su Instagram, uno che era riuscito a ottenere un contratto di lavoro-studio del genere. Da febbraio mi sono state inviate circa 80 candidature, non le ho più contate», confida ai colleghi di «L’essentiel». Perché per il momento il suo approccio resta vano, i rifiuti continuano ad arrivare. La sua maglietta a Losanna gli ha portato solo curiosità e “viste su LinkedIn”, niente di molto concreto.

In Svizzera la concorrenza è dura nel suo settore, anche se Vincent mette in risalto la sua versatilità, lui che ha “un profilo atipico” con esperienze nell’esercito, nel commercio e nel settore alberghiero. Ha fatto domanda anche in Francia ma «anche lì è complicato». «Non mi scoraggio, la vedo come una sfida, mi sto formando online, sto cercando di imparare anche il tedesco», spiega il trentenne che intende riuscire a catturare l’attenzione di un datore di lavoro.

Dice di avere il sostegno del suo partner, dei suoi cari, anche di tutti i suoi colleghi in Lussemburgo, che sono consapevoli del suo progetto personale. Ma poi perché la sua ragazza non dovrebbe venire al Granducato? “Problemi del treno, problemi della strada… non sono riuscito a convincerla”, sorride Vincent. Per il momento è lui a recarsi lì “due volte al mese”, alla ricerca di “un’altra idea originale” per evidenziare il suo profilo e sperare in un piccolo aiuto del destino per ritrovare un nuovo equilibrio a poche centinaia di chilometri dal Granducato. .

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