l'essenziale
Immagini toccanti o rivoltanti, le “trappole boomer” abbondano sui social network. Giocando con le emozioni degli internauti più ingenui, questi possono essere il punto di partenza di vere e proprie truffe.
Immagine di una giovane pastorella in uniforme militare, sculture spettacolari, bambini con cuccioli… Tutte queste immagini pubblicate su TikTok, Instagram, X o anche Facebook sono state generate dall'intelligenza artificiale (AI). Apparentemente realistici, sono spesso toccanti e provocano emozioni sui social network. L'obiettivo: intrappolare gli internauti meno informati. Il loro obiettivo: i “boomers”, i navigatori più anziani del web e gli utenti più sensibili.
Una volta caduti nella trappola, l'emozione suscitata dall'immagine li spinge a mettere mi piace, condividere o commentare la pubblicazione. “Siamo passati all'economia dei clic emozionali, delle immagini volutamente troppo carine o davvero rivoltanti che è molto difficile non trasmettere a chi ti sta vicino”, spiega Ivana Bartoletti, ricercatrice di intelligenza artificiale e consulente del Consiglio d'Europa su temi di uguaglianza, diritti umani e intelligenza artificiale nel quotidiano Il parigino.
Traffico emotivo e truffe
È qui che la trappola può chiudersi. Nel peggiore dei casi, queste reazioni possono essere interpretate dai malintenzionati come un segno dell'ingenuità dell'utente di Internet. Diventa quindi un obiettivo primario per i “grazers”, questi hacker che a volte si organizzano in squadre per frodare finanziariamente o emotivamente le loro prede.
Per il momento, queste foto false vengono utilizzate principalmente per attirare gli utenti di Internet sulla pagina che le pubblica per aumentare il numero di abbonati. La persona dietro l'account può quindi beneficiare di partnership pubblicitarie per generare entrate. Il profilo che ha acquisito valore con la crescita della propria community potrebbe essere rivenduto anche sulla darknet. L'acquirente non dovrebbe quindi far altro che approfittare dell'audience della pagina per lanciare false richieste di donazioni o falsi sconti sulle criptovalute.
I rapidi progressi nell’intelligenza artificiale stanno rendendo la generazione di immagini accessibile a tutti, lasciando poche possibilità che questa tendenza diminuisca. Secondo il ricercatore citato da Il pariginosolo “una regolamentazione chiara ed efficace a livello europeo” potrebbe fornire una soluzione.