Sicuramente li avrai già incontrati mentre scorrevi casualmente i tuoi account social. E potresti non aver notato nulla. Da TikTok a Instagram passando per X e soprattutto Facebook per citare solo le più popolari, queste immagini proliferano online da diversi mesi. C'è questo ragazzino sdraiato accanto a un adorabile cucciolo, entrambi entusiasti di aver sguazzato nel fango. Questo veterano americano su una sedia a rotelle dopo aver perso una gamba con un cartello in una mano che dice che è il suo compleanno. Oppure quest'altro adorabile ragazzo biondo, cappello da chef in testa e sorriso sulle labbra, in posa accanto ad una magnifica torta che sembra aver appena finito.
Benvenuti nel mondo delle “trappole boomer”, letteralmente “trappole per anziani”. Queste immagini sono generate dall'intelligenza artificiale e pubblicate sui social network con l'obiettivo di intrappolare, tra gli altri, la generazione dei baby boomer, gli utenti Internet più anziani del Web e potenzialmente i meno attrezzati per affrontare le trappole virtuali. Ma non solo. Prendono di mira anche gli utenti più sensibili. Perché queste immagini sono create per generare emozione e spingere l'internauta ad abbassare la guardia.