Nel dicembre del 2023 Ubisoft attirò l'ira dei giocatori annunciando la chiusura dei server di The Crew e il ritiro del gioco dai vari store, rendendo semplicemente il titolo inaccessibile per sempre, anche se si fosse acquistato il gioco in edizione fisica. Questo evento ha fatto molto rumore e oggi scopriamo che due giocatori californiani stanno facendo causa alla società in una class action.
Ubisoft ha fatto causa
- “Dai per una buona cura”
La denuncia, depositata il 4 novembre 2024 in California ed evidenziata sulle colonne di Polygon, denuncia che Ubisoft avrebbe ingannato i consumatori facendo credere loro che stavano acquistando un gioco, quando stavano solo acquistando una licenza, anche attraverso l'acquisto di una licenza. disco fisico.
Gli avvocati paragonano la situazione all'acquisto di un flipper le cui parti sono state rimosse dal produttore, rendendolo inutilizzabile.
Immagina di acquistare un flipper e, anni dopo, di entrare nel tuo soggiorno per giocarci, solo per scoprire che tutti i paddle sono spariti, il flipper e i paraurti sono spariti e lo schermo che mostrava con orgoglio il tuo inattaccabile miglior punteggio è stato rimosso. . […] Si scopre che il produttore del flipper ha deciso di entrare in casa tua, sventrare l'interno del flipper e privarti della possibilità di giocare al gioco che hai comprato e che pensavi di possedere
Secondo l'articolo, i ricorrenti hanno acquistato il gioco in forma fisica ben prima della fine del suo ciclo di vita, nel 2018 e nel 2020. La causa afferma che nessuno dei due avrebbe acquistato il gioco “alle stesse condizioni” di prezzo, sapendo che i server del gioco potrebbe essere portato offline.
Nessun commento da Ubisoft
Interrogata sull'argomento da Polygon, Ubisoft non ha voluto commentare. L'azienda, che ultimamente non ha festeggiato, ha però parzialmente risposto alla protesta dei giocatori offrendo modalità offline per diversi titoli come Knockout City Assassin's Creed 2 e 3, e sta pianificando anche modalità offline per The Crew 2 e The Crew Motorfest.
La causa sostiene, però, che ciò non cambia il problema della chiusura dei server del primo The Crew.
Questa azione legale si inserisce in un contesto in cui la proprietà digitale e la questione dell’acquisto di licenze destano crescente preoccupazione. Lo scorso aprile lo YouTuber Ross Scott ha lanciato il movimento Stop Killing Games, consistente in particolare in una petizione che ha raccolto centinaia di migliaia di firme.
Più recentemente, in California è stata approvata una legge che richiede una maggiore trasparenza nell'acquisto delle licenze, segno che le cose vengono prese sul serio e cominciano a raggiungere le autorità in grado di agire.