Apple abbassa gli obiettivi di vendita di Vision Pro

Apple abbassa gli obiettivi di vendita di Vision Pro
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Appena tre mesi dopo il suo lancio, il Vision Pro sembra essere quasi tornato nell’anonimato, un’anomalia per Apple. Anche se è ancora troppo presto per trarre conclusioni definitive, i primi segnali non sono molto incoraggianti per il suo primo visore di realtà mista. Secondo l’analista Ming-Chi Kuo, sempre molto informato sulla filiera, il gruppo Apple ha abbassato i suoi obiettivi per il 2024. Prevede di produrre solo dalle 400.000 alle 450.000 copie, dopo averne vendute più di 150.000 durante il primo fine settimana di commercializzazione. “La domanda sul mercato americano è scesa più del previsto” sottolinea l’analista, che ha spinto Apple “adottare un approccio più conservatore” per il lancio in altri paesi, annunciato entro la fine dell’anno.

Alto prezzo – L’anno scorso, quando fu presentato il Vision Pro, Apple prevedeva che nel primo anno sarebbero state vendute 900.000 unità. Più recentemente, gli analisti hanno previsto tra 700.000 e 800.000 vendite. Diversi elementi spiegano questi timidi inizi. A partire dal prezzo di 3.500 dollari, che limita molto le potenzialità commerciali. Il dispositivo è penalizzato anche dall’assenza di a un’applicazione assassina, domanda che da sola giustificherebbe l’acquisto da parte del grande pubblico. O anche da un comfort d’uso molto perfettibile. Al di là di queste cifre, il principale fallimento del Vision Pro deriva, per il momento, dalla mancanza di entusiasmo che suscita. Apple sperava infatti di iniziare a imporre una nuova piattaforma, “calcolo spaziale”, capace di sostituire un giorno smartphone o computer.

Circolo vizioso – Di fronte a questa constatazione, il Vision Pro potrebbe ritrovarsi chiuso in un circolo vizioso, che ha già afflitto molti dispositivi. I suoi handicap non incoraggiano i consumatori all’acquisto, il che si traduce in una base di utenti troppo debole per convincere gli sviluppatori a creare nuove applicazioni… anche se sono essenziali per il suo successo. Netflix, YouTube, Spotify e Instagram non hanno quindi ritenuto opportuno sviluppare un’applicazione dedicata. E si sono rifiutati di rendere automaticamente disponibile la loro applicazione per iPad. Assenze che minano il discorso di marketing di Apple, che presenta le sue cuffie come “il dispositivo di intrattenimento definitivo”. Altri sviluppatori non seguono. Nell’ultima settimana di marzo è stata lanciata solo una nuova app, secondo i dati di Appfigures.

Versione più economica – Il Vision Pro rappresenta una vera sfida, anche per Apple. Il mercato della realtà aumentata ha infatti conosciuto numerosi fallimenti, come ad esempio il visore HoloLens di Microsoft o quello della start-up Magic Leap. L’azienda di Cupertino ha sicuramente argomenti importanti: l’immagine del suo marchio, la sua immensa base di fan e la sua esperienza nell’hardware e nell’esperienza utente. Ma il successo non è garantito. A lungo termine, ciò comporterà la creazione di casi d’uso che giustifichino il non semplice utilizzo di uno smartphone o di un televisore. E con il lancio di una versione più economica, che incorpora una risoluzione dello schermo inferiore e un chip meno potente. Questo modello non dovrebbe essere commercializzato il prossimo anno, come inizialmente previsto, prevede però Ming-Chi Kuo.

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