Spazio privato, spazio pubblico… un nuovo equilibrio da costruire nel cosmo

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Durante l’evento “2050 we are_ TOMORROW”, Caroline Freyssinet ha presentato le sfide di uno spazio in piena trasformazione, dove Stati e aziende private sono ormai in competizione per conquistare e sfruttare le risorse spaziali. Astrochimica e ricercatrice presso il CNRS, il suo lavoro presso Latmos (Laboratoire Atmosphères, Observations Spatiales) consiste sia nella ricerca di tracce di vita extraterrestre sia nella progettazione di strumenti per l’esplorazione di Marte o addirittura di Titano, la luna di Saturno.

Con una visione pragmatica, Caroline Freyssinet è salita sul palco per parlare del futuro dello spazio. Fin dall’inizio, ha sottolineato che “Lo spazio sta diventando il nuovo orizzonte della competizione internazionale, con grandi sfide scientifiche, economiche e strategiche”Una constatazione che richiede un riequilibrio dei ruoli tra autorità pubbliche e aziende private in questo ambito.

Lo spazio, il nuovo parco giochi delle grandi potenze

Caroline Freyssinet ha ricordato che, fin dalla Guerra Fredda, lo spazio è stato teatro di una feroce competizione tra grandi potenze, principalmente tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Oggi, le dinamiche sono cambiate, con attori come Cina e India che stanno guadagnando forza. “Lo spazio non è più una prerogativa delle grandi potenze storiche; stiamo assistendo a una moltiplicazione dei programmi spaziali, anche da parte delle nazioni emergenti”ha spiegato. Le questioni geopolitiche si stanno diversificando, creando un terreno senza precedenti di confronto tecnologico ed economico.

Allo stesso tempo, lo spazio non è più solo sotto l’influenza dei governi. Aziende private come SpaceX e Blue Origin sono diventate attori centrali in questa nuova era spaziale. “Quello a cui stiamo assistendo oggi è l’emergere del settore privato in quello che per lungo tempo è stato il dominio riservato degli Stati. Questa competizione è ora tanto economica quanto scientifica, con opportunità gigantesche in termini di sfruttamento delle risorse spaziali.”

Dalla conquista allo sfruttamento: la nuova sfida economica

Per Caroline Freyssinet, la vera sfida di questa nuova era spaziale non è più solo la conquista, ma lo sfruttamento delle risorse oltre la Terra. “Non si tratta più di inviare missioni per esplorare, ma di utilizzare le risorse spaziali per scopi economici.” Che si tratti di sfruttare metalli rari presenti sugli asteroidi, di sfruttare l’energia solare in orbita o di moltiplicare i satelliti per le comunicazioni, il potenziale economico dello spazio è immenso.

Queste risorse potrebbero anche svolgere un ruolo chiave nella transizione energetica. Ha sottolineato che “Il controllo dello spazio e delle sue risorse potrebbe diventare un fattore di dominio economico in futuro”Le capacità tecnologiche di ogni nazione o azienda privata di sfruttare queste opportunità definiranno l’equilibrio geopolitico del potere per i decenni a venire.

“Chiunque padroneggerà le risorse dello spazio dominerà l’economia del futuro.”

Dopo il Trattato spaziale del 1967, è necessario inventare un nuovo quadro giuridico ed etico

Sebbene le opportunità siano immense, Caroline Freyssinet mette in guardia dai rischi di uno sviluppo anarchico se i quadri giuridici non si adattano alla nuova realtà spaziale. “Il Trattato sullo spazio extra-atmosferico del 1967, che proibisce la militarizzazione e le rivendicazioni territoriali dello spazio, è ormai obsoleto. Non offre più risposte adeguate alle ambizioni private e agli sviluppi tecnologici.”

Chiede una cooperazione internazionale rafforzata per evitare una nuova corsa alle risorse senza una regolamentazione chiara. “Se non vogliamo che lo spazio diventi un nuovo campo di battaglia per le risorse, dobbiamo stabilire rapidamente delle regole per garantire un uso pacifico e condiviso di questi nuovi territori”.

Cooperazione: la chiave per il futuro dello spazio

Nonostante le crescenti tensioni tra stati e attori privati, Caroline Freyssinet rimane convinta che la cooperazione internazionale sia essenziale per affrontare le sfide poste dallo spazio. Crede che l’esplorazione spaziale debba essere vista come un’avventura collettiva, in cui la collaborazione tra stati, aziende e scienziati sarà cruciale. “Nessun attore sarà in grado di avere successo da solo. La chiave del successo risiede nella sinergia tra i settori pubblico e privato, nonché in una stretta collaborazione internazionale”.

Caroline Freyssinet conclude chiedendo che lo spazio sia mantenuto come un bene comune dell’umanità: “Non si tratta di frenare le ambizioni, ma di garantire che lo spazio rimanga un bene comune, dove l’innovazione possa svilupparsi in modo etico e sostenibile”. Il futuro dello spazio dipenderà dalla capacità degli attori di trovare un equilibrio tra competizione e collaborazione, preservando al contempo l’integrità di questa nuova frontiera.

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