La nuova console di Sony è davvero più costosa di un PC da gaming?

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Uscita ufficialmente martedì 10 settembre, la Playstation 5 Pro ha sorpreso per il prezzo, ma il suo equivalente su PC “da gioco” è tutt'altro che accessibile.

La Playstation 5 Pro è troppo costosa? La domanda è dibattuta sui social network fin dall'annuncio ufficiale della console, martedì 10 settembre, e in particolare sul suo prezzo, visto che sul contatore segna 799,99 euro, cifra quasi mai vista prima nella storia.

Ma Sony ha avvertito: la sua console è rivolta a un pubblico di videogiocatori che non vuole fare “alcuna concessione”, nemmeno sul prezzo, che alcuni criticano come “scandaloso” importo, e che supererebbe volentieri una configurazione PC analoga.

Ma no. La PS5 Pro mostra specifiche tecniche di altissimo livello e, per comprendere meglio la differenza di prezzo tra la console di Sony e un computer “da gioco”, Tech&Co ha iniziato a immaginare una configurazione quasi simile: la puoi trovare proprio qui.

Concretamente, anche risparmiando su alcuni elementi, come il case, una configurazione quasi simile alla PS5 Pro con un PC “gaming” esordisce in totale sui 1.600 euro, e questo senza contare Windows o l’assemblaggio.

La scheda grafica

Nella nostra configurazione abbiamo deliberatamente escluso le schede grafiche AMD, come la RX 7700 XT, perché la FSR non utilizza l'intelligenza artificiale e le prestazioni con il ray tracing non sono soddisfacenti.

Si è quindi scelto di privilegiare la RTX 4070 Super di Nvidia, venduta a 690 euro, in particolare per sfruttare il DLSS, che consente quindi di sfruttare l'IA per garantire la ricostruzione delle immagini e di passare a una risoluzione inferiore senza che ciò abbia un impatto sul comfort visivo.

È esattamente così che funziona il PSSR, il Playstation Spectral Super Resolution, che analizza un'immagine pixel per pixel per fornire un risultato gradevole alla vista, e questo senza che il giocatore se ne accorga.

Il processore

Poiché la PS5 Pro è dotata di un processore “personalizzato” ma progettato con AMD, abbiamo quindi scelto un Ryzen 5 7600X, venduto a 225 euro, associato a una scheda madre con socket AM5, venduta a 170 euro.

RAM e archiviazione

Sul lato RAM, la Playstation 5, come la sorella maggiore Pro, utilizzando DDR5, abbiamo scelto di arrivare a 32 GB con clock a 6000 Mhz, per 138 euro. Il tutto, accompagnato da un sistema di archiviazione SSD con 2 TB a disposizione – come la PS5 Pro.

Poi ci sono l'alimentatore e le ventole (compreso il dissipatore), il che dimostra che siamo ancora lontani da un PC “gaming” se vogliamo spendere solo 800 euro. Con la sua potenza, la Playstation 5 Pro si rivela un ottimo compromesso per beneficiare degli effetti di illuminazione del ray-tracing, pur avendo comfort visivo e fluidità su un televisore, in 4K (nativo o meno).

Perché è lì che si riduce tutto: la maggior parte dei giochi, anche su un cosiddetto PC “gamer” o persino su PS5 Pro, vengono raramente visualizzati in risoluzione nativa 4K (3840x2160px). La stragrande maggioranza si affida a diversi trucchi, tra cui FSR o DLSS, per avere una risoluzione dinamica.

Con PSSR, Sony vuole fare un ulteriore passo avanti per garantire che il giocatore non veda mai una risoluzione dinamica grazie all'intelligenza artificiale, e compete con Nvidia sul suo stesso terreno.

Inoltre, bisogna anche tenere presente che il pubblico che gioca su console non è lo stesso che gioca su PC. In altre parole, la maggior parte di coloro che possiedono una PS5, o che hanno intenzione di acquistare la PS5 Pro, vogliono godersi la console nel loro salotto, su un divano. Una comodità in più insomma.

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