Alcune domande per capire l’intelligenza artificiale

Alcune domande per capire l’intelligenza artificiale
Alcune domande per capire l’intelligenza artificiale
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Questo piccolo libro di Jean-Gabriel Ganascia è un prezioso supporto per affrontare le problematiche contemporanee dell’intelligenza artificiale. Organizzato attorno alle domande di quattro bambini, consente una comprensione ampia e seria dei dibattiti e delle ricerche in corso.

Il tono è attento, vivace, il messaggio accessibile e preciso. Ecco come i termini utilizzati sono oggetto di un paziente lavoro di definizione. Così l’intelligenza artificiale o AI è catturata dalle sue diverse manifestazioni: il potere di rappresentazione, l’abilità, le capacità cognitive e persino lo spionaggio. L’intelligenza artificiale mira quindi a “simulare tutte le facoltà mentali con le macchine”.

Dai robot all’analisi dei dati medici alla sorveglianza

La gamma di applicazioni e possibili implicazioni dell’intelligenza artificiale è vasta: robot (nelle forme più diverse, dagli automi agli agenti conversazionali), usi medici (grazie alla capacità di analizzare grandi quantità di dati), osservazioni astronomiche, monitoraggio delle colture agricole, sorveglianza dei dati ambientali, ecc.

Tuttavia, non tutti gli utilizzi dell’intelligenza artificiale si basano su valori emancipatori e positivi. La sorveglianza continua e generalizzata degli individui costituisce il rischio maggiore di una proliferazione di agenti digitali in grado di tracciare comportamenti e movimenti.

Per comprendere concretamente cosa comprende l’intelligenza artificiale, l’autore, informatico e filosofo, professore alla Sorbona, espone le diverse “approcci” tentati dalla ricerca. Così, il “risoluzione dei problemi” richiedeva una quantità smisurata di calcoli.

Lingua e fake news

L’“apprendimento per rinforzo” funziona per gli agenti conversazionali. L’analogia con la cognizione umana (tramite sinapsi e neuroni) ha aperto la strada a “reti neurali profonde”Anche le modalità di apprendimento si stanno diversificando (dall’apprendimento non supervisionato all’apprendimento evolutivo).

Le reti generative avversarie coinvolgono un discriminatore e un generatore per rettificare continuamente l’apprendimento. “grandi modelli linguistici” per quanto riguarda loro, vengono utilizzati dagli agenti conversazionali (come ChatGPT).

La fine del libro è un’opportunità per affrontare le preoccupazioni che possono sorgere da queste tecnologie che sostituiscono le attività umane. Un certo numero di criteri (accuratezza, trasparenza e robustezza) consentono di garantire un uso rispettoso.

Non mancano però gli ostacoli. Il coinvolgimento dell’intelligenza artificiale nelle fake news contribuisce al deterioramento degli scambi democratici e, più in generale, al collasso della politica.

L’intelligenza artificiale spiegata agli esseri umani, di Jean-Gabriel Ganascia, Seuil, 180 pagine, 14 euro

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