Lo spazio EPFL Pavilions è interessato alla storia della “musica algoritmica” nella sua ultima mostra, in corso fino al 29 giugno. Ripercorre il modo in cui questa musica è stata pensata, creata e suonata, dalla teoria medievale all’intelligenza artificiale odierna.
“Dai sistemi scritti a mano all’intelligenza artificiale generativa, il pensiero computazionale e algoritmico ha progressivamente accompagnato lo sviluppo” della musica, scrive EPFL Pavilions nel suo comunicato stampa. E per aggiungere che questa organizzazione algoritmica è un fenomeno “essenziale per molte tradizioni musicali e vocali” che utilizzano strutture sistematiche nella loro composizione ed esecuzione.
Intitolata “Musica ex Machina: Macchine che pensano musicalmente”, la mostra è stata realizzata da quattro professori, tra cui due del Politecnico federale di Losanna (EPFL).
Attraverso un percorso cronologico e tematico, il pubblico potrà scoprire una successione di oggetti storici, opere antiche e contemporanee, installazioni musicali interattive o immersive sviluppate dai laboratori di museologia sperimentale e di musicologia digitale e cognitiva dell’EPFL.
gsi, ats