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EFAS: i delegati dell’UDC dicono sì al finanziamento della sanità

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I delegati dell’UDC dicono sì al controverso finanziamento della sanità – contro la volontà della direzione del partito

Importanti politici dell’UDC si sono espressi contro la proposta di un finanziamento uniforme dei servizi sanitari. Ma all’assemblea dei delegati il ​​partito ha deciso per lo slogan sì.

Pubblicato oggi alle 15:31

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A breve:
  • I delegati dell’UDC hanno votato a favore del finanziamento sanitario dell’Efas nonostante l’opposizione della direzione del partito.
  • L’Efas prevede un finanziamento uniforme delle cure ambulatoriali e ospedaliere.
  • I direttori sanitari dell’UDC e politici di spicco si sono battuti per l’approvazione della riforma.
  • Le critiche provengono dalla direzione dell’UDC e dai sindacati a causa dell’aumento dei costi dei premi.

L’appello dei sei direttori sanitari dell’UDC e del decano Christoph Blocher davanti all’assemblea dei delegati ha avuto effetto, così come i voti dei politici sanitari presenti in sala. Sabato i delegati dell’UDC Svizzera hanno adottato lo slogan del sì per il nuovo finanziamento della sanità Efas. Il risultato è stato chiaro con 248 voti contro 90. Anche in Parlamento la maggioranza dei parlamentari dell’UDC ha votato a favore del finanziamento uniforme delle cure ambulatoriali e stazionarie (Efas), su cui il popolo voterà il 24 novembre.

Tuttavia, la leadership del partito si è opposta alla proposta. Il capogruppo parlamentare Thomas Aeschi un mese fa aveva sollevato gli animi contro l’Efas. Ha continuato a scrivere Anche il presidente dell’UDC Marcel Dettling è contrario al nuovo finanziamento della sanità. I Cantoni si sono battuti in anticipo per la riforma Direttori sanitari SVPtra cui Natalie Rickli di Zurigo e Pierre Alain Schnegg di Berna. In una lettera aperta hanno lanciato un appello ai membri dell’UDC affinché accettino la riforma. Singole sezioni cantonali come Zurigo, Berna, Ginevra e Vaud hanno già adottato lo slogan sì dell’Efas. Venerdì sera il comitato esecutivo del partito ha chiesto l’astensione.

Con l’Efas i Cantoni contribuiranno in futuro ai costi di tutti i trattamenti medici nella misura del 26,9%. Il 73,1% è poi coperto dalle casse malati, indipendentemente dal fatto che il trattamento avvenga in regime ambulatoriale o stazionario. La direzione dell’UDC, così come i sindacati, si oppongono però al fatto che anche l’assistenza a lungo termine debba essere finanziata secondo il nuovo criterio dei costi. Secondo loro ciò comporta enormi costi aggiuntivi per i paganti.

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Markus Brotschi è il redattore del Bundeshaus di Tamedia, al centro dei suoi articoli c’è la politica sociale e sanitaria. Dal 1994 lavora come giornalista ed editore. Maggiori informazioni

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