Di fronte a queste molestie informatiche, le donne hanno deciso di rispondere in modo ironico, riappropriandosi del significato della parola e inventando “Tanaland”, un paese immaginario garantito privo di macho e femminile al 100%. In altre parole, un “posto sicuro” sulle reti per combattere e tutelarsi da commenti inappropriati, sessisti e misogini volti a denigrare le donne sul modo di vestirsi o di truccarsi.
Per accedervi niente di più semplice, basta farsi insultare da “tana” nei commenti e le porte verso questo mondo utopico saranno spalancate. Se dobbiamo credere alle statistiche, l’insulto è all’ordine del giorno poiché in pochi giorni il “Paese” conta già più di 18 milioni di abitanti.
Dalla sua creazione, Tanaland si è evoluta in modo significativo. Il luogo sicuro ha un governo, un inno nazionale, un presidente, un aeroporto e una decorazione rosa confetto. Il tutto condiviso in maniera caricaturale per prendersi gioco dei luoghi comuni misogini.
Ricordiamo che, secondo uno studio realizzato nel 2022 dall’associazione Féministes contre le harassment, l’84% delle vittime della cyberviolenza sono donne.
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